29 Marzo 2024 01:02

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29 Marzo 2024 01:02

IMPERIA. LA RABBIA DEL COMITATO DI VIA SANTA LUCIA: “OBIETTIVO DEI POLITICI? MANTENERE LA POLTRONA”/ LE DICHIARAZIONI

In breve: In nome dell’unità politica si è giunti alla soluzione (bretella) spacciata come la panacea all’annoso problema, ma che tutti sanno essere stata ritenuta non praticabile dagli stessi tecnici inviati dal primo cittadino e più volte rifiutata dai rioni interessati, con tanto di incontestabili motivazioni.

dossi via santa lucia (2)

Imperia. Continuano le sollevazioni in merito alla bretella di Via Santa Lucia. Il comitato si oppone con forza e dichiara:

Gli errori compiuti negli ultimi mesi,  le sollevazioni popolari,  i tentativi di riportare l’argomento S. Lucia nei canoni  della logica e del buon senso, le spaccature all’interno della maggioranza e del Partito Democratico stesso, non hanno insegnato nulla a questi nostri amministratori.

Il vaneggiante documento scaturito ieri dalla segreteria cittadina del PD, apparso su questa testata giornalistica, dimostra ancora una volta come l’unico obiettivo dei politici locali sia il mantenimento della poltrona, in barba ad ogni sentimento di etica morale e di orgoglio personale.

In nome dell’unità politica si è giunti alla soluzione (bretella) spacciata come la panacea all’annoso problema, ma che tutti sanno essere stata ritenuta non praticabile dagli stessi tecnici inviati dal primo cittadino e più volte rifiutata dai rioni interessati, con tanto di incontestabili motivazioni.

Prima fra tutte l’assurdità di sperperare denaro pubblico in un’opera che nessuno vuole, che non porta alcun giovamento alla viabilità cittadina, totalmente inutile alla città, riservata ad una ristrettissima cerchia di popolazione ed in ultimo, utile solo a giustificare i capricci di sindaco e vicesindaco che hanno puntato i piedi di fronte ad una contestazione che avrebbero dovuto aspettarsi e che avrebbero potuto ribaltare a loro favore ammettendo l’errore e dimostrando profonda capacità amministrativa, tornando sui loro passi.

Sono stati nuovamente sollevati motivi di sicurezza conseguenti all’applicazione del progetto presentato dal Comitato, decretati mediante l’ascolto della posizione dell’assessorato ed i pareri tecnici degli uffici competenti, senza minimamente ascoltare la nostra posizione, il nostro parere tecnico.

Come abbiamo più volte avuto modo di precisare, la situazione prevista dal progetto è di gran lunga più sicura delle strade alternative che ora percorriamo per raggiungere Via S. Lucia.

 I sopralluoghi effettuati su queste strade, durante i quali sono state rilevate dimensioni e criticità ed i cui risultati sono stati consegnati al vice sindaco Zagarella, sono la lampante dimostrazione.

La soppressione dei due tratti di marciapiede, vista come un attentato alla categoria più debole fruitrice della via, i pedoni, è stato richiesto dalle assemblee pubbliche che si sono tenute in questi mesi,  formate anche dagli stessi pedoni, nella consapevolezza che la strada mantiene comunque un elevato grado di sicurezza per la presenza di percorsi pedonali (marciapiedi rialzati, attraversamenti pedonali) non riscontrabili in tante altre realtà cittadine.

In ultimo lo strano modo di presentare “il senso unico alternato” come una incombente minaccia alla sicurezza dei cittadini.

Basta evocare fantasmi che non esistono! Si tratta semplicemente di installare due cartelli stradali ai due lati del tratto prospiciente l’istituto ITIS (dare precedenza nel senso unico alternato e diritto di precedenza nel senso unico alternato), per intenderci come nel tratto comprendente il sottopasso ferroviario di Via Argine Sinistro, fermo restando che le dimensioni della via, pur con la creazione delle aree di parcheggio su ambo i lati della strada, consentono il transito di due vetture senza problemi di sorta.

Le parole vanno poi suffragate dai fatti. Il fatto certo è che Via S. Lucia non è mai stata teatro di incidenti degni di questo nome. E’ stata bollata come “strada insicura” esclusivamente per giustificare il comportamento tenuto dall’amministrazione, senza portare alcun elemento che avvalorasse tale affermazione.

Ci rivolgiamo pertanto a  quegli esponenti del PD che in questi lunghi mesi, a livello personale ed in maniera informale, hanno più volte manifestato la loro contrarietà al sistema adottato dal primo cittadino per l’applicazione del provvedimento del senso unico, dichiarando altresì la loro solidarietà per la protesta portata avanti dai cittadini.

Martedì 3 marzo, in occasione della discussione sulla mozione presentata dal consigliere Falciola, avrete la possibilità di dimostrare la veridicità delle affermazioni rese e di avere un rigurgito di orgoglio nei confronti di una politica che, così come intesa e gestita, calpesta e avvilisce ogni valore.

Noi saremo presenti ed ascolteremo fiduciosi”.

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