18 Aprile 2024 16:57

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18 Aprile 2024 16:57

AGENTI DELLA QUESTURA DI IMPERIA AGGREDITI IN AEROPORTO DA UN NORDAFRICANO DURANTE IL TRASFERIMENTO IN UN CENTRO DI ESPULSIONE/LA RICOSTRUZIONE

In breve: Aggrediti in aeroporto da un nordafricano mentre quest'ultimo veniva accompagnato da Imperia al centro di identificazione e espulsione di Caltanisetta. È successo nei giorni scorsi a Fiumicino. Sfortunati protagonisti due agenti di polizia in servizio presso...

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Aggrediti in aeroporto da un nordafricano mentre quest’ultimo veniva accompagnato da Imperia al centro di identificazione e espulsione di Caltanisetta. È successo nei giorni scorsi a Fiumicino. Sfortunati protagonisti due agenti di polizia in servizio presso la Questura di Imperia.

L’aggressore è un cittadino di origine marocchina, pluripregiudicato (per reati legati allo spaccio di sostanze stupefacenti in provincia di Imperia), espulso dall’Italia in quanto irregolare. I due agenti hanno iniziato il loro viaggio da Imperia. Prima il trasferimento in auto a Genova, poi un aereo da Genova a Fiumicino, poi un altro aereo da Fiumicino a Palermo. L’aggressione si è consumata all’aeroporto di Roma Fiumicino, in attesa dell’imbarco per Palermo. L’uomo prima ha iniziato a dare segni di sofferenza, poi si è scagliato contro i due agenti che, solo dopo una violenta collutazione, sono riusciti a immobilizzarlo. Gli agenti, rimasti entrambi contusi, tanto da rimediare una lussazione alla spalla e un brutto ematoma al volto, hanno comunque portato a termine l’accompagnamento a Caltanisetta e hanno fatto ritorno a Imperia nelle scorse ore.

ImperiaPost ha contattato il capo di Gabinetto della Questura di Imperia Alessandro Asturaro per commentare l’accaduto.Purtroppo non è la prima volta che si verificano episodi simili. Normalmente questi soggetti fanno di tutto per evitare l’espulsione. La Questura si occupa ormai da tempo del servizio di accompagnamento nei centri di identificazione e espulsione, dove il soggetto viene identificato e, una volta ottenuto il permesso provvisorio dal Consolato, viene rimpatriato. Siamo gli unici ad occuparci di questo servizio, impegnati su questo fronte in modo massiccio. Si tratta, infatti, di pratiche di competenze dell’ufficio immigrazione. Basti pensare ai dati definitivi del 2013 (quelli del 2014 non sono ancora disponibili, ndr). Nel 2013 abbiamo accompagnato 68 persone nei centri di identificazione e espulsione e 16 alla frontiera, per un totale di 84 servizi di questo genere in un anno. Un impegno importante, non c’è dubbio“.

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