25 Aprile 2024 21:30

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25 Aprile 2024 21:30

IMPERIA. AL VIA MARTEDÌ 28 APRILE LA MOSTRA FOTOGRAFICA “LA CITTÀ INVISIBILE” DI PIERO PEROTTO ALLA BIBLIOTECA CIVICA /I DETTAGLI

In breve: Si apre martedì 28 aprile, inaugurazione alle ore 16.30 alla Sala Convegni della Biblioteca Civica “Lagorio”, la mostra fotografica “La Città Invisibile” di Piero Perotto, organizzata dalla Biblioteca Civica Lagorio in concerto con l'Associazione Culturale Apertamente.

Manifesto Mostra La Città Invisibile

Imperia. Si apre martedì 28 aprile, inaugurazione alle ore 16.30 alla Sala Convegni della Biblioteca Civica “Lagorio”, la mostra fotografica “La Città Invisibile” di Piero Perotto, organizzata dalla Biblioteca Civica Lagorio in concerto con l’Associazione Culturale Apertamente. All’inaugurazione, che sarà allietata da un intermezzo musicale con Elena Gattai al pianoforte, interverranno Maura Orengo, Presidente dell’Associazione Culturale Apertamente, lo scrittore Marino Magliani, il fotoreporter Gino Perotto, la giornalista del Secolo XIX Milena Arnaldi.

La mostra accosta immagini e pensieri e racconta qualcosa che non si vede o non è semplice individuare: il cuore di un mondo senza confini quello che – come direbbe Italo Calvino – permette ogni volta che si entra in una piazza di “trovarsi in mezzo a un dialogo”.

Sono scatti in bianco e nero di Piero Perotto, fotoreporter sensibile e attento, che si accompagnano senza un apparente filo conduttore a brani di libri dello scrittore imperiese Marino Magliani.
Una selezione di trenta fotografie dove lo sguardo si posa su volti, semplici passanti, sconosciuti, giovani e anziani, nitidi particolari e pittoriche sfumature che emergono dal cuore di Oneglia. Al di là dei connotati spaziali e temporali è la vita stessa a essere protagonista, raccontata con una visione universale: è il mondo che pare affacciarsi in un microcosmo conosciuto prendendone possesso. Si perdono dunque i limiti e i confini del luogo, la piazza diventa agorà per lasciare spazio alla scoperta, al viaggio, alla descrizione che avviene attraverso lo stile asciutto del fotoreportage. Alle foto sono abbinate – in un ideale parallelo che caratterizza l’idea del luogo-non luogo – frasi significative del libro di Marino Magliani “Soggiorno a Zeewijk” (Amos Edizioni, 2014, 169 pp) in cui lo scrittore nato a Dolcedo, ma vivente tra Prelà e una costa sul Mare del Nord, descrive minuziosamente i dettagli del paesaggio urbano che incamera in continui vagabondaggi. Sono stati scelti appositamente per la mostra, in anteprima, anche brani da “Il canale bracco” (Fusta Editore) in uscita a maggio. Immagini e testi universali per un messaggio comune: il mondo invisibile.

“Abbiamo pensato a quanto possa essere universale la fotografia – spiega Maura Orengo, presidente Apertamente – ma che spesso sono solo le grandi immagini, i grandi fotografi, i momenti storici più rappresentativi a monopolizzare l’attenzione. Quasi per scommessa abbiamo cominciato a vedere “a occhi aperti”, parafrasando il libro di Mario Calabrese sui grandi reporter, alcune fotografie scattate da Piero Perotto individuando volti e storie, emozioni e “tagli” fotografici di respiro universale: insomma storie per tratteggiare “La città invisibile”. Parlando poi con un altro amico, Marino Magliani, abbiamo riconosciuto alcuni collegamenti con il suo libro scritto “alla finestra”: Soggiorno a Zeewijk. Piano piano è nato un progetto di mostra immagini-scritti”.

Quel reticolo di canali e di case che compaiono e scompaiono negli anni e costituiscono uno scenario da cui attingere per lo scutizusu Magliani sanno di Liguria salmastra così come i giochi in piazza, i contorni indefiniti della calata avvolta dalla nebbia, la città che osserva puntiforme una nave all’ingresso del porto – visioni di un reporter attento – affondano ugualmente nella sabbia e nei marciapiedi gelidi del Nord. «Ci siamo messi a raccontare città invisibili – aggiunge Marino Magliani – paesaggi distanti ma che hanno in comune dei segni, delle figure. Ecco questo è quando abbiamo pensato accettando una sfida, in fondo niente di nuovo, ma l’eterna sfida di far incontrare i mondi”.

La Biblioteca, nelle sue sale espositive, diventa l’abito ideale per questo accostamento: «Le sale espositive sono un’officina in evoluzione – spiega la direttrice della Biblioteca Silvia Bonjean – le potenzialità di questi spazi sono molteplici e non riguardano solo le mostre. Ad esempio la nuova sala è concepita come uno spazio, versatile e dinamico, che rispecchia la concezione di biblioteca non solo quale luogo di conservazione del patrimonio librario ma anche di laboratorio della cultura».
La mostra resterà aperta dal 28 aprile al 7 maggio, dal lunedì al venerdì dalle 15.30 alle 18.30 e il sabato dalle 10 alle 12. Chiusura venerdì primo maggio e domenica 3 maggio.

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