19 Aprile 2024 04:57

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19 Aprile 2024 04:57

IMPERIA. IN CONSIGLIO COMUNALE IL CASO DELLA “PROPAGANDA GENDER” NELLE SCUOLE. SCONTRO TRA CASANO E SERVALLI / ECCO COM’È ANDATA

In breve: "Chiediamo che il Sindaco e la giunta vigilino sui programmi di anti-discriminazione non prevedano un'imposizione di un modello di società"

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Imperia. Ultima mozione presentata al consiglio comunale odierno è quella presentata dal consigliere Casano sulla “propaganda gender e LGBT nelle scuole”: “Parliamo della diffusione della teoria del gender che oppone il concetto di maschio e femmina nel genere umano. Mi spiego. Gender sta per genere sessuale e secondo questa teoria non esiste la distinzione tra maschio e femmina, ma ci sono più possibilità di genere sessuale. Soprattutto si dice che l’appartenenza a un genere sessuale viene dichiarata indipendente dal corredo cromosomico”

“Il problema è che in base a questo progetto di anti-discriminazione approvato dal ministro Fornero  viene diffuso nelle scuole e la cosa preoccupante è che viene diffuso anche nelle scuole elementari. Siamo di fronte a un condizionamento notevole della mente dei bambini in età scolare che attraversano un momento difficile nello sviluppo della personalità. In alcune scuole viene insegnata anche la pratica della masturbazione precoce. Ci sono stati casi eclatanti di mobilitazione dei genitori che richiedeva la sospensione immediata. Spesso i genitori infatti non sanno veramente in cosa consistono i programmi di educazione scolastica”.

Questo insegnamento viene poi affidato ai LGBT e la preoccupazione dei genitori è evidente visto che i programmi sono svolti da persone, molto interessate. Dove è stato già usato questo programma vi sono casi in aumento di abusi sessuali, aborti e attività sessuale prematura. È ovvio che nessuno ritenga giusto che si debba discriminare una persona per i generi o le preferenze sessuali, ma alla base dell’insegnamento non ci deve essere questo. Chiediamo che il Sindaco e la giunta vigilino sui programmi di anti-discriminazione non prevedano un’imposizione di un modello di società e che nel piano di offerta formativa delle scuole venisse specificato che tipo di attività sia messa in atto” conclude il consigliere Casano.

Primo a rispondere alla mozione è il consigliere Servalli di Imperia Bene Comune che legge una nota dell’associazione nazionale di psicologia: “Se parlavamo di rettiliani più o meno era la stessa cosa. L’associazione nazionale di psicologia tranquillizza sull’esistenza di una ideologia del gender. C’è un’inconsistenza scientifica, esistono studi che vengono riconosciuti e che approfondiscono le problematiche di genere e cercano dentro le diverse discipline di limitare quelle che sono le pratiche discriminatorie all’interno dei contesti sociali in cui viviamo. Viene fatta confusione su questo argomento, non a caso. Serve per confondere, qua stiamo parlando di come uno si sente, non del genere biologico ed è evidente che è una gamma infinita. Negare questo presuppone affermare altre cose. Il consigliere Casano fa un’affermazione forte: esistono solo maschi e femmine come espressione della sessualità individuale. Non si capisce questa acrimonia nei confronti di questa iniziativa lodevole per diffondere l’anti-discriminazione nelle scuole“.

Ritenevo la mozione presentata dal dottor Casano inutile perchè chiede impegni che l’amministrazione non può prendere – interviene Natalia Riccò di di Imperia Cambia –  Non è compito del Sindaco controllare il processo formativo della scuola. È improbabile che i ragazzi che partecipano ai corsi possano essere influenzati negativamente dai materiali dell’opuscolo dal titolo “Io dico no alla violenza” che anzi, possono essere di aiuto agli insegnanti. L’affermazione del dottor Casano, mi ha offeso. Quale opinione ha dei docenti? Abbiamo bisogno di essere vigilati? Essere insegnanti significa far parte di una equipe di lavoro. Se vuole trovare una scuola che risponda alle sue ideologie privati deve andare in una scuola privata, non statale”.

Gli istituti scolastici hanno autonomia decisionale – interviene poi Camilla Balestra del Partito DemocraticoI piani di offerta formativa sono condivisi anche con i genitori, inoltre le attività di formazione sono svolte da persone qualificate. Per entrare nel merito della mozione questa strategia contro la discriminazione non contiene alcun riferimento alle pratiche come quella della masturbazione infantile, anzi. Le tematiche LGBT esistono, vanno affrontate, non c’è indottrinamento se non verso la tolleranza. Il sesso biologico non basta a definire quello che siamo quindi riflettere sugli stereotipi sessuali e combattere i pregiudizi già a scuola serve a prevenire comportamenti violenti e pone le basi per una società più civile “.

Prende poi il consigliere Fossati di Imperia Riparte: “È un tema scivoloso, le critiche mosse sono condivisibili, ma questa mozione ha posto l’attenzione su una realtà che non conoscevo. Fa moderno, chic e di sinistra questo tema, ma ai genitori e ai cittadini interessa che a scuola si formino i ragazzi. Io sono un liberale, sono per la libertà in campo sessuale, non me ne frega niente di quello che fa nella sua camera da letto, ma rivendico il diritto di padre di dare ai miei figli l’educazione che voglio io e non mi sta bene che la scuola dia degli imput formativi diversi da quelli che si hanno a casa. Lo stato non si intrometta nella vita delle famiglie”.

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