23 Aprile 2024 17:25

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23 Aprile 2024 17:25

IMPERIA.LA GIUNTA COMUNALE INCONTRA LA DELEGAZIONE DI ROJAVA:”LOTTIAMO E VERSIAMO IL NOSTRO SANGUE PER LA LIBERTÀ E LA DIGNITÀ

In breve: "Seguo la vicenda del popolo curdo da molto tempo - dichiara l'assessore Podestà - Avevo individuato in voi una luce nelle tenebre con questo tipo di società".

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Imperia. “Sono molto contento perché tutta la Giunta ha voluto partecipare a questo incontro“. Con queste parole il consigliere Mauro Servalli, coordinatore dell’incontro di questa mattina tra la delegazione del Rojava e l’amministrazione comunale, ha presentato un momento unico nella storia della città di Imperia con l’ufficializzazione del patto di amicizia con questa popolazione.

“Siamo onorati di avervi qui – dichiara Giuseppe Zagarella – seguiamo le vostre vicende e la vostra carta che è molto bella ed evoluta. Questo incontro di oggi, in amicizia, è per dimostrarvi la nostra vicinanza in alcuni momenti di grande difficoltà come questi. Ci direte poi concretamente come possiamo aiutarvi”.

Siamo molto felici di essere qui oggi, siamo un popolo di 40 milioni, siamo autonomi solo nel sud Kurdistan. I curdi chiedono l’autonomia di gestire i loro villaggi e i loro quartieri, puntando alla convivenza pacifica. Abbiamo bisogno di appoggio internazionale per proteggerci dagli integralisti islamici che vogliono rompere e distruggere il nostro sistema che invece potrebbe essere l”esempio per creare una nuova Siria democratica. È importante avere l’appoggio di tutti” dichiara Yilmaz Okran membro del congresso nazionale Kurdistan e Ezel Alcum del circolo culturale curdo Med di Torino.

Abbiamo creato un sistema che prevede la convivenza pacifica di popoli diversi, siriani,ceceni… con i loro usi e costumi – spiega Hadla Omer co-presidente del consiglio popolare del cantone di Cizîrê nella città di Rojava – vorremmo creare una società etica, politica, ecologica, democratica e libera dove tutti possono vivere insieme. Nessuno viene più discriminato con questo sistema perché fa uscire tutta la forza e la potenza della società. Per essere nazione non serve una sola bandiera, lingua o religione, i nazionalismi stanno facendo di tutto per distruggere il nostro sistema. Il nostro popolo ha resistito e ha ricostruito una storia a Kobane, nonostante fosse molto difficile. Hanno resistito per la loro libertà, hanno superato gli stenti, la fame e hanno versato il loro sangue perché il fine era quello di ottenere dignità e libertà. Ci hanno attaccato, diviso, discriminati e per questo non permettiamo queste atrocità nel nostro sistema. Siamo sotto embargo, ma per fortuna ci sono tutti questi patti di amicizia, ora con voi, ieri con Genova, Roma e ci sono possibilità in Piemonte e questo ci permetterà di aprire un corridoio umanitario, di questo vi ringraziamo“.

Seguo la vicenda del popolo curdo da molto tempo – dichiara l’assessore PodestàAvevo individuato in voi una luce nelle tenebre con questo tipo di società.  Quando ho visto la bandiera nera dell’Isis ho temuto il peggio, poi abbiamo scoperto che era solo un atto mediatico, per fortuna, perché la presa di Kobane sarebbe stata la capitolazione della società, la vostra resistenza ha un valore mondiale”.

Mi ha colpito molto la parola dignità – interviene il presidente del consiglio comunale Diego Parodi soprattutto le donne curde non hanno esitato nel prendere le armi e combattere accanto agli uomini per gli ideali in cui credono”.

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