20 Aprile 2024 18:29

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20 Aprile 2024 18:29

VILLETTE ABUSIVE A DOLCEDO. ODISSEA SENZA FINE PER I PROPRIETARI. AVANZA LO SPETTRO DELLA CONFISCA. L’AVVOCATO BELLANCA: “IL PARADOSSO È CHE…”/GLI SCENARI

In breve: È un'agonia senza fine quella dei proprietari delle villette di Dolcedo finite nel mirino della Procura della Repubblica per una presunta maxi lottizzazione abusiva.

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È un’agonia senza fine quella dei proprietari delle villette di Dolcedo finite nel mirino della Procura della Repubblica per una presunta maxi lottizzazione abusiva. Questa mattina il Tribunale del Riesame, chiamato dalla Cassazione a esprimersi sulla legittimità della confisca nei confronti di soggetti terzi (si intendono coloro che hanno acquistato direttamente le villette oppure i terreni con permessi di costruire già esecutivi), ha nuovamente rinviato la propria decisione, questa volta al prossimo 24 settembre.

Per comprendere l’attuale stato dei fatti, però, occorre fare un passo indietro. Nei mesi scorsi il Tribunale del Riesame aveva respinto i ricorsi dei proprietari delle villette confermando i sequestri. Sequestri che, al contrario, non sono stati confermati dalla Cassazione che, al contrario, ha annullato i provvedimenti in oggetto, rinviando nuovamente la decisione al Riesame e ponendo il problema della legittimità della confisca (provvedimento successivo e conseguente al sequestro) nei confronti di soggetti terzi.
Il Tribunale del Riesame ha atteso diversi mesi, rinviando sistematicamente ogni udienza, in attesa di un pronunciamento della Corte Costituzione in merito proprio alla legittimità della confisca nei confronti di soggetti terzi.

La Corte Costituzionale si è espressa poche settimane fa – commenta l’avvocato Alessandra Bellanca – ma di fatto non ha chiarito i dubbi. In sostanza secondo la Corte la confisca sarebbe legittima nel caso in cui venisse dimostrata la non buona fede soggetti terzi. Il problema però è, a chi tocca dimostrare la buona fede? Ai soggetti terzi o al PM? La Corte Costituzionale non ha chiarito questo punto, che é fondamentale. Il Riesame ha riunito tutti i rinvii della Cassazione al 24 settembre quando entrerà nel merito della questione e sarà chiamato anche a chiarire a chi spetti la dimostrazione della buona fede”.

“Se il Riesame dovesse attribuire al soggetto terzo la dimostrazione della buona fede sarebbe un bel problema – aggiunge l’avvocato Bellanca – Il Pubblico Ministero Bogliolo, infatti, ha archiviato quasi tutte le posizioni dei soggetti terzi che, dunque, non andranno a processo, a differenza di coloro che invece hanno richiesto i permessi di costruire. Senza il dibattimento, come sarà possibile dimostrare la buona o cattiva fede? Il rischio é che il Riesame disponga la confisca delle villette senza che i proprietari in oggetto possano difendersi. È davvero un paradosso, coloro che hanno visto la loro posizione giudiziaria archiviata e che dunque secondo la Procura non hanno commesso alcun reato penale si trovano in una posizione più svantaggiosa rispetto a chi, al contrario, finirà a processo. La speranza, davvero, é che vengano chiariti al più preso i dubbi. Queste persone hanno già patito abbastanza”.

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