27 Aprile 2024 17:06

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27 Aprile 2024 17:06

“CANNONATE” DI “IMPERIA BENE COMUNE” VS L’AMMINISTRAZIONE CAPACCI:”SILENZIO IMBARAZZANTE, CRISI DI MAGGIORANZA SENZA ALCUN ESITO”

In breve: "Ci sarebbe da ridere se in realtà non ci fosse da piangere, perché presto i cittadini di Imperia torneranno a piangere se questa Amministrazione non riuscirà a sbloccare in modo concreto le situazioni..."
grosso servalli
Da sinistra: Gianfranco Grosso e Mauro Servalli

Imperia – Il gruppo consiliare di “Imperia Bene Comune” interviene sulla situazione politico-amministrativa della città.

“Il silenzio che permea questa fase critica dell’Amministrazione Capacci – scrivono gli esponenti di Imperia Bene Comune” è a dir poco imbarazzante:
– è da due mesi che non si fa un consiglio comunale, sintomo che l’Amministrazione poco produce;
– si sta concludendo uno tra i capitoli più oscuri e tragici della contrattualistica pubblica comunale, ci riferiamo al servizio Tradeco, nella totale assenza di una indicazione esplicita dell’Amministrazione sulle prospettive e senza un dibattito pubblico e trasparente, da noi più volte invocato, sul futuro prossimo (ormai imminente) del servizio rifiuti nella nostra città;
– la Go Imperia a fine anno dovrebbe decidere se acquistare o meno l’azienda portuale, sub condicio sentenza Cassazione, e nulla si dibatte politicamente e amministrativamente in merito;
– di bilancio preventivo manco l’ombra e si continua ad andare in dodicesimi, senza pianificare praticamente nulla;
– la piscina è nel caos e l’unica provocazione amministrativa è stata la nostra richiesta, nel mese di giugno, di una seduta di commissione di vigilanza per verificare la realizzazione dei lavori rendicontati, cosa che abbiamo preteso dal primo giorno di insediamento nella rinnovata commissione e che sino all’anno scorso mai era stata fatta;
– l’amministrazione quotidiana della città è quasi completamente assente: dalla cura e promozione degli spazi pubblici, alla gestione dei rapporti con chi vive il territorio, questa maggioranza continua a brillare per il suo arroccamento nel “palazzo”;
– in tutto questo impasse la crisi politica aperta dal Sindaco all’interno della sua maggioranza sembra non avere alcun esito concreto se non far discutere da settimane in città, nei bar, nei corridoi e per la strada sulle voci e illazioni che ogni tanto fuoriescono dal Palazzo grazie a qualche gola profonda.
Ci sarebbe da ridere se in realtà non ci fosse da piangere, perché presto i cittadini di Imperia torneranno a piangere se questa Amministrazione non riuscirà a sbloccare in modo concreto le situazioni sopra descritte.

L’alleanza regionale riorganizzata e vincente del centrodestra ha incorporato in sé Area Popolare e sta premendo sui suoi rappresentanti in consiglio comunale per farli uscire dalla maggioranza, creando così serie difficoltà a Capacci, il quale sembrerebbe allungare una mano disperata al consigliere Russo, appena espulso dal Movimento 5 Stelle. Il PD non sta svolgendo alcun ruolo politico all’interno della compagine di governo né sembra volersi impegnare con propri assessori di peso in Giunta, a dimostrazione del fatto che non crede più nel progetto e che nessuno vuole mettersi in gioco per non bruciarsi. Insomma un quadro inquietante che rischia di far implodere l’attuale maggioranza, che già non brillava per capacità e decisionismo.
Davanti a questo quadro ingiallito Imperia Bene Comune è fortemente preoccupata per le sorti della città e dei cittadini, sempre gli unici a pagare il prezzo di una politica incapace e avvitata su se stessa. Per questo chiediamo al Sindaco di uscire allo scoperto, in modo trasparente, affrancandosi da logiche perverse che possono solo favorire accordicchi da bottega senza prospettiva e chiarendo in modo inequivocabile se ha ancora una maggioranza politica per governare fino alla scadenza naturale la città di Imperia. Perché di tutto ha bisogno Imperia meno che di un’Amministrazione che si trascini sino al 2018 senza assumersi responsabilità politiche e amministrative e senza risolvere gli innumerevoli problemi esistenti”.

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