24 Aprile 2024 05:36

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24 Aprile 2024 05:36

IMPERIA. EMERGENZA FURTI NELLE SCUOLE. PRESO DI MIRA ANCHE IL RUFFINI. IL PRESIDE POGGIO: “CI VOGLIONO LE TELECAMERE”/IL RACCONTO

In breve: Non si ferma il fenomeno dei furti seriali nelle scuole imperiesi. Domenica notte è stato preso di mira per la quarta volta in un mese e mezzo l’istituto Ruffini di Porto Maurizio.

Ruffini

Imperia. Non si ferma il fenomeno dei furti seriali nelle scuole imperiesi. Domenica notte è stato preso di mira per la quarta volta in un mese e mezzo l’istituto Ruffini di Porto Maurizio. Alcuni malviventi si sono introdotti nella scuola scassinando una delle porte di emergenza e hanno rubato i pochi spiccioli presenti all’interno dell’unica macchinetta del caffè non ancora vandalizzata nei furti precedenti. Non sono stati toccati computer e altre apparecchiature elettroniche di valore, custodite all’interno  di aule chiuse a chiave, in cui i malviventi non hanno neppure tentato di entrare.

Magrissimo il bottino del furto: 15 euro di spiccioli,  i proventi dei caffè che hanno preso le pochissime persone che frequentano in questi giorni la scuola. Anche la conta dei danni è minima e ammonta a una trentina di euro per sistemare la porta da cui sono entrati. E anche nelle altri tre furti erano stati rubati solo pochi spiccioli e danneggiati lievemente alcuni infissi, utilizzati come varco d’accesso.

Al di là dei numeri, è la preoccupante facilità con cui i ladri si introducono nelle scuole imperiesi a preoccupare. Il preside del Ruffini Giovanni Poggio, intervistato da Imperiapost, dichiara, sconsolato: “È il quarto furto che subiamo in poco più di un mese. La scuola è dotata di allarme e quando è scattato domenica notte, la Vedetta è immediatamente accorsa a verificare la situazione, ma i ladri erano già fuggiti. Quello che abbiamo chiesto, così come tutte le altre scuole derubate in questa estate di emergenza furti, è di dotare gli istituti di impianti di videosorveglianza. Siamo in attesa di risposta, purtroppo più di questo non possiamo fare”.

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