26 Aprile 2024 00:17

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26 Aprile 2024 00:17

IMPERIA. “NEGLI SPAZI PUBBLICI SI ORDINI AI PADRONI DI LAVARE CON L’ACQUA LA PIPÍ DEI CANI”. LA RICHIESTA AL SINDACO DEL CONSIGLIERE OLIVIERI/L’ORDINANZA

In breve: "Segnalo al Sindaco la possibilità di adottare un'ordinanza come quella adottata dal Comune di Piacenza. Ordinanza che impone ai proprietari degli animali di portare con se una bottiglietta d'acqua per lavare le zone dove gli animali sporcano"

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Obbligo per tutti i proprietari di lavare con l’acqua, portandosi dietro sempre una bottiglietta, la pipì dei propri cani per garantire maggiore igiene e maggior decoro in città. Questa la proposta avanzata nel corso dell’ultimo consiglio comunale fiume dal consigliere comunale del Partito Democratico Oliviero Olivieri nell’ambito della discussione sulla mozione presentata dal capogruppo di Forza Italia Piera Poillucci inerente “Pulizia, santificazione e disinfezione strade, marciapiedi e aree comunali”.

Nel dettaglio, Olivieri ha chiesto ufficialmente al Sindaco Carlo Capacci di prendere in considerazione la possibilità di emettere un’ordinanza sindacale che obblighi appunto i padroni a pulire con l’acqua la pipì dei loro cani. Un’ordinanza, quella proposta dal consigliere del Pd, già adottata nelle scorse settimane dal Sindaco del Comune di Piacenza Paolo Dosi. Ordinanza che, per altro, prevede multe salatissime per chi non ottempera agli obblighi imposti dal Sindaco, da un minimo di 25 a un massimo di 500 euro.

“La città è sporca per una molteplicità di motivi – ha dichiarato Olivieri nel corso del suo intervento in consiglio comunale Segnalo al Sindaco, se fosse di interesse anche per questa amministrazione, la possibilità di adottare un’ordinanza sindacale come quella adottata dal Comune di Piacenza. Io ho notato assai spesso, all’interno del territorio comunale, in zone pubbliche, ma anche in spazi privati aperti al pubblico, che alla base degli edifici ci sono un immondezzaio e una situazione di estremo degrado dovuta a urina di persone, di umani, ma anche a urina di animali, di cani. Questa ordinanza adottata dal Sindaco di Piacenza, non fa altro che imporre ai proprietari degli animali di portare con se una bottiglietta d’acqua per poter lavare le zone dove gli animali sporcano. Gli animali hanno un bisogno fisiologico, e non glielo si può impedire, ma non è neanche giusto che a discapito di tutta la collettività bisogna effettuare delle pulizie di queste zone per responsabilità di pochi maleducati che non provvedono in tal senso. Io credo che questo tipo di ordinanza possa ben essere accetta dalla minoranza perché va nella direzione di rendere migliore il decoro della città e nell’ottica di una maggiore igiene degli spazi condivisi”. 

ECCO COSA PREVEDE L’ORDINANZA DEL SINDACO DI PIACENZA

ordina a tutti i proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo di cani, anche solo temporaneamente incaricati della loro custodia o conduzione di:
1) ridurre il più possibile il rischio che detti animali possano lordare i beni di proprietà di terzi quali muri di affaccio degli stabili o i mezzi di locomozione parcheggiati sulla pubblica via, intervenendo anche preventivamente ove possibile , con atteggiamenti nel pieno rispetto del benessere animale, tali da far desistere dall’azione l’animale stesso;
2) lavare immediatamente (tranne che nei periodi gelidi) le eventuali deiezioni liquide prodotte dagli animali, su area pubblica o di uso pubblico (quali marciapiedi, strade, piazze) e muri di affaccio degli stabili anche privati o i mezzi di locomozione parcheggiati sulla pubblica via, in modo da mantenere e preservare lo stato di igiene e decoro della città, dotandosi di adeguati contenitori d’acqua;
3) di assicurarsi che le deiezioni dell’animale non vengano effettuate su soglie di immobili e bocche di lupo di cantine;

Gli obblighi previsti dalla presente ordinanza non si applicano ai non vedenti conduttori di cani da guida ed a persone con evidenti problemi di handicap sia fisico che mentale ed ai cani in dotazione alle forze di Polizia durante l’esercizio delle proprie funzioni.

AVVERTE
L’inosservanza delle disposizioni contenute nel provvedimento adottato comporta l’applicazione della sanzione amministrativa di cui all’art. 7 bis, comma 1 bis del D.Lgs n. 267/2000, da € 25,00 a € 500,00, fatta salva l’applicabilità dell’art. 650 del Codice Penale (inosservanza di provvedimenti dell’Autorità). Rimane comunque a carico del trasgressore il ripristino dei luoghi.

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