19 Aprile 2024 04:07

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19 Aprile 2024 04:07

ESPLODE IL CASO A LUCINASCO. RACCOLTA FIRME CONTRO L’ARRIVO DEI PROFUGHI. ALTERNATIVA TRICOLORE: “I RESIDENTI REAGISCANO!”

In breve: "Alternativa Tricolore ritiene troppo cospicuo il numero dei presunti profughi rispetto alla popolazione quindi sfiducia il Sindaco che vuole accoglierne una dozzina"

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La Segreteria Regionale di Alternativa Tricolore interviene in merito alle polemiche sollevate a Lucinasco a seguito dell’arrivo in paese di una decina di migranti, con raccolta firme dei residenti per dire no ai profughi e un botta e risposta tra il consigliere regionale della Lega Nord Alessandro Piana e il Sindaco di Lucinasco, nonché consigliere provinciale, Domenico Abbo.

“Il caso di Lucinascosi legge nella nota – ancora una volta evidenzia che la politica dell”accoglienza diffusa voluta dal Governo Renzi è portata avanti da una organizzazione di tipo mafioso fatta di associazioni e cooperative rosse che hanno fatto dell’immigrazione una vergognosa fonte di guadagno e che sono finanziate dal Ministero degli Interni senza limiti di spesa grazie ai soldi dei contribuenti italiani. Lucinasco, conosciuto per i suoi monumenti religiosi che risalgono al Quattrocento e per la produzione di un ottimo olio può diventare, grazie al Sindaco Domenico Abbo, un nuovo centro di raccolta per migranti creando così un clima di tensione e di intolleranza all’interno della comunità.

Alternativa Tricolore ritiene troppo cospicuo il numero dei presunti profughi rispetto alla popolazione quindi sfiducia il Sindaco che vuole accoglierne una dozzina e auspica che i cittadini,grazie a una raccolta firme, con sempre maggiore vigore respingano le folli imposizioni alfaniane sulla distribuzione degli extracomunitari e reagiscano contro la classe dirigente locale e il Governo Renzi entrambi incuranti delle conseguenze sociali di questa politica che definiamo di invasione che lucra sulla nuova tratta di disperati e che guadagna mentre i liguri sono soffocati dalla crisi, dalle tasse e dal taglio dei servizi sociali”.

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