25 Aprile 2024 14:05

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25 Aprile 2024 14:05

L’ANALISI POST-CONSIGLIO DI GIANFRANCO GROSSO: “Mai una maggioranza aveva dimostrato così tanta debolezza da sfumarsi nell’arroganza e nel meschino dispetto”.

Gianfranco Grosso                                      Il capogruppo di “Imperia Bene Comune” Gianfranco Grosso interviene sul consiglio comunale di ieri sera.

“Ieri una pagina buia sul confronto democratico dell’aula consiliare di Imperia è stata scritta dalla maggioranza Capacci. Dopo aver violato in mattinata il potere della conferenza capigruppo prevaricandola simbolicamente nel suo potere decisorio, aver in corso di dibattito modificato l’ordine delle pratiche in discussione in barba alle decisioni democraticamente assunte dai capigruppo, la maggioranza Capacci ha abbandonato l’aula nel momento in cui si dovevano discutere le importanti mozioni riguardanti la Tares e la Seris, che i cittadini di Imperia attendevano per conoscere gli orientamenti dell’Amministrazione, impedendo alla minoranza di proseguire il consiglio e di esprimere le proprie opinioni al riguardo.

Qualcuno che governa le segreterie dei partiti più rappresentativi in seno alla strana maggioranza credo debba spiegare ai suoi consiglieri e al Sindaco che l’abbandono dell’aula da parte della minoranza è spesso un’arma provocatoria che la stessa usa per manifestare il disagio della spocchia e dell’insensibilità politica della parte avversa, ma che non impedisce per evidenti questioni numeriche al Consiglio di proseguire i suoi lavori e di assumere le delibere del caso. Diversamente l’abbandono dell’aula da parte di una maggioranza significa imbavagliare il dibattito, impedirne il suo regolare svolgimento, reprimere il diritto di confronto e di critica che spetta democraticamente alle minoranze, palesando peraltro una totale mancanza di rispetto e la paura del confronto .

Mai si era vista una cosa simile in consiglio comunale, neppure dalle forze di destra. Mai una maggioranza aveva dimostrato così tanta debolezza da sfumarsi nell’arroganza e nel meschino dispetto. La città di Imperia, ieri, dopo la lunga assenza del Sindaco in un momento tanto delicato, si aspettava risposte amministrative importanti, scelte coraggiose, rassicurazioni su temi delicati e invece ha assistito alla sua ennesima fuga, da se stesso prima che dagli altri, dal confronto serrato, dai problemi veri che attanagliano la città. A lui ricordo, e alla sua maggioranza così compatta e unita, che per cambiare una città, per cambiare il vento e la sensibilità dei cittadini bisogna necessariamente saper prima cambiare se stessi, se non nella statura fisica certamente in quella morale e istituzionale”.

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