28 Aprile 2024 00:08

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28 Aprile 2024 00:08

DIANO GORLERI. RIVOLTA POPOLARE CONTRO PADRE LORENZO M. AGO. I PARROCCHIANI BOICOTTANO LA PROCESSIONE:”NON FA GIOCARE I BAMBINI IN PIAZZA E…” / IL CASO

In breve: Una vera e propria rivolta popolare che sta scuotendo le anime pie dei parrocchiani e che ha coinvolto addirittura il primo cittadino dianese senza però, dopo mesi di braccio di ferro e di boicottaggi, le parti abbiano trovato la pace.

don ago

Non fa giocare i bambini in piazza della chiesa, i parrocchiani in rivolta contro  si rifiutano di portare il Santo in processione. Succede a Diano Gorleri, piccola frazione di Diano Marina, dove da circa un anno è arrivato Frate Lorenzo M. Ago, un padre francescano originario di Pesaro, che ha preso il posto di Don Luca Arachini, tutt’ora parroco delle frazioni di Serreta e Calderina. Una vera e propria rivolta popolare che sta scuotendo le anime pie dei parrocchiani e che ha coinvolto addirittura il primo cittadino dianese senza però, dopo mesi di braccio di ferro e di boicottaggi, le parti abbiano trovato la pace. Il frate, secondo le testimonianze raccolte dal cronista di ImperiaPost, vieterebbe ai bambini di giocare in piazza e di sedersi sui gradini della chiesa chiamando più volte i vigili e chiedendo in Comune, a Diano Marina, di chiudere la piazza.

La richiesta ha scatenato l’insurrezione dei residenti preoccupati che la chiusura dalla piazza possa in qualche modo ostacolare l’accesso ai vicoli limitrofi da parte dei mezzi di soccorso come ambulanze e vigili del fuoco. Lo scorso 6 settembre, in occasione della festa del Patrono San Nicola e San Leonardo, il sindaco Chiappori coadiuvato dal consigliere delegato alle frazioni Mattia Camiglia e il comandante della Polizia Municipale Daniela Bozzano aveva organizzato un summit tra le parti ma il frate non si è presentato al contrario dei residenti che si sono presentati all’incontro in massa. 

Negata la richiesta di chiudere la piazza da parte del sindaco Chiappori, (garantendo però il diritto di preghiera dalle 17 alle 18.40), il frate, si sarebbe rivolto ai Carabinieri convinto delle sue ragioni. Quando i residenti avrebbero tentato di spiegargli le loro, di ragioni, sarebbero addirittura volate parole grosse. Insomma una vera e propria rivolta contro un uomo di chiesa che, probabilmente, dovrebbe maggiormente tentare la via del dialogo e della mediazione prendendo esempio dal suo predecessore che aveva come motto:”ora et…lude”.

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