Un anno di festa, lavoro e ricordi si concluderà nel weekend del 17 e 18 ottobre per gli scout di Imperia con una manifestazione al Parco Urbano aperta a tutta la città e una mostra di foto e cimeli nella biblioteca civica, sia per chiudere il centenario della presenza degli scout a Imperia, sia per far conoscere ancora meglio una realtà già consolidata.
L’invito parte da gruppi Imperia 1 (parrocchia cristo Re – rappresentata in conferenza da Paola Dusi), Imperia 2 (parrocchia S Giuseppe – rappresentata in conferenza da Magda Di Domenico) e dal Movimento adultiscout (MASCI). In conferenza erano presenti anche Giovanni Gandolfo, il consigliere comunale Oliviero Olivieri e il vice sindaco Giuseppe Zagarella.
Nel 1907 sir Robert Baden-Powell fonda lo scoutismo in Gran Bretagna, un movimento educativo per i giovani che basa il suo percorso formativo verso l’età adulta sulla vita all’aria aperta, la ricerca dell’indipendenza e dell’autonomia su un piano molto pratico, sulla formazione del carattere anche nel senso dell’educazione civica sul campo. I primi gruppi di Esploratori italiani, che seguono le regole dello scoutismo britannico, nascono nel 1912, a Imperia le prime cerimonie scout risalgono al 1915.
Ecco perché si festeggia il secolo del movimento nella nostra città, che da allora è cresciuto, ha integrato il metodo di Baden-Powell con la spiritualità cattolica e favorisce la preparazione alla vita adulta attraverso la formazione del carattere, la cura della salute, l’acquisizione di abilità e competenze.
Fare un bilancio di cent’anni di vita è inutile, perché gli scout sono presenti e attivi nella comunità si vede la pratica. Tuttavia, nell’invitare genitori e figli alle due giornate di chiusura, vogliamo dare un’idea concreta delle nostre attività e dei nostri propositi verrà allestito un campo scout come quelli che si montano durante i campeggi estivi e sarà possibile vedere-oltre che vivere in parte-le pratiche quotidiane dei ragazzi. Un gioco con percorso a tappe da raggiungere di volta in volta per arrivare al traguardo, illustrerà con maggiore precisione la vita dello scoutismo, che è fatta di svago, ma anche di regole da rispettare, vita spirituale e grande attenzione ai bisogni dei ragazzi. Soprattutto l’ascolto, che oggi piuttosto che un diritto, è diventato un bisogno.
Chi è stato scout potrà ritrovare amici, ricordare imprese e avventure, fare “trapasso di nozioni” ai più giovani e portare, se vorrà, una foto per arricchire il grande album su cui raccoglieremo immagini di campi, uscite, route.
La mostra di foto e cimeli dello scoutismo locale verrà inaugurata sabato 17 alle ore 17 nella biblioteca civica “L. Lagorio” e rimarrà aperta una settimana (orari 15.30/18.30) .
LA PLANIMETRIA DEL CAMPO SCOUT AL PARCO URBANO
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