29 Marzo 2024 02:45

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29 Marzo 2024 02:45

RUGBY. SCONFITTA CASALINGA PER LA UNION RIVIERA CONTRO IL SAVONA NEL CAMPIONATO DI SERIE C1

In breve: La Union inizia come non dovrebbe e come è troppo spesso, stando alle osservazioni del tecnico Sylvain Masson: “Non si possono prendere 10-12 punti nei primi dieci minuti tutte le volte e poi recuperare”.

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Sconfitta casalinga amara con la capolista Savona per la Union Riviera Rugby. Si poteva fare di più. Il punteggio alla fine è impietoso. Un 12 a 22 che poteva essere meno largo o molto diverso. Al Pino Valle si è vissuta una partita bella, a tratti però risolta in psicodramma.

Una delle migliori formazioni possibili all’inizio per la Union, con Castaldo antenna di trasmissione in panchina, pronto a predere le redini del comando del gioco. E cambi pesanti di fronte ad un Savona che si presenta a ranghi oggettivamente ridotti. Si nota il piacevole ritorno sul terreno casalingo del “figliol prodigo” Davide Pozzati.

La Union però inizia come non dovrebbe e come è troppo spesso, stando alle osservazioni del tecnico Sylvain Masson: “Non si possono prendere 10-12 punti nei primi dieci minuti tutte le volte e poi recuperare”. La meta del savonese Vallarino segna già la partita. Savona corre e cerca punti di incontro, dove le sue terze linee fanno male. Il gioco al largo latita. Le mischie, con la savonese più esperta, reggono. Le premesse per un bel match ci sono tutte. Al 10’ però è Roggero a finire tra i puniti 10’. Il primo di una lunga dolorosa serie. E Savona torna nella terra promessa con il primo centro Luvarà. Non trasforma Costantino, invero in tempi non da tomaia ispirata. Però è 0-12. Però la Union reagisce con una bella cavalcata di Delbecchi. E poi ancora con Masson che guida una maul avanzante indifendibile. Crolla troppo presto. Si legge un in avanti. Poco male. Si è nel tinello dei savonesi, ma si fa male in mischia il colossale Correddu. Non è da lui.

La prima linea si aggiusta con l’apriscatole Barbotto. Ed è subito esperienza. Il “Barbo” quando entra scevro da responsabilità iniziali è più concreto. E Pozzati va in meta. Non trasformata da Calzia. Però è 5-12. La partita si scalda, il pubblico è d’occasione, con molti savonesi (che, si spera, faranno anche le prime compere natalizie in città, business is business). Costantino savonese non mette un altro calcio. Palo !!! Ed ecco la svolta. Masson corre su di un avversario nei 22 biancorossi. È veloce, ma più pesante. Molto bravo il savonese a non perdere la testa ed a sfuggire, Masson allunga il braccio, tocca, si fa sentire.

Può essere, più che un placcaggio alto, un tentativo di placcaggio alto. La cosa non piace. Conciliabolo con l’arbitro. Forse agitato ? Risultato: Masson espulso definitivamente, il capitano Paolo Novaro fuori dieci minuti. Partita falsata ? 13 contro 15. Eppure la Union resiste eroicamente di fronte ad una squadra più esperta. Il secondo tempo inizia ad animi tranquilli, con Gabaglio al posto di Battistotti, calci a ripetizione e attacchi un po’ disordinati. Entra Bellifiori per un Ferrua stordito. Ha lottato molto e ricorda sempre di più il sempre utile Scott Fardy. L’esperto leader Lisco è della partita per un Moschetta che ha messo altri minuti nelle gambe e soprattutto nella testa. Si distingue moltissimo Minniti nel breackdown. Il suo unico errore è un tentativo di reazione. Lo diciamo perché poteva essere una macchia su di una prestazione maiuscola.

La Union tenta di giocare alla grande. L’iniziativa di Pozzati e Roggero parte dai 22, arriva quasi a metà campo, ma viene frustrata da una spia savonese. La palla, portata nell’area di meta dai corsari, si gioca in mischia a favore savonese. Ma il pack ponentino non resiste e la terza meta è di Lazarciuc. La partita allora può sfuggire di mano. Troppi contatti ravvicinati. Vazio è falloso a palla lontana e se va pure lui per 10 minuti. Savona prova ancora e tanta anche un drop. Una di quelle azioni che in C non si vedono molto, ma che dicono tanto. Per tentare cose del genere ci vuole organizzazione.

Ora la missione per la Union è quella di segnare e non far segnare Savona. Così, tanto per non concedere il punto di bonus per la quarta meta. Entra Federico di Franco per il pilone Piana, che, come sempre ha dato tutto. La cosa veramente bella è che la Union in inferiorità numerica si porta stabilmente per più di 10 minuti nella metà campo avversaria. A lungo. Percussioni, raggruppamenti sulla linea di meta, savonesi in fuorigioco e ne fa le spese Tripodi appena entrato. A numeri quasi pari la partita è quella che doveva essere. Bella. E se c’è da fare qualcosa di bello i giocolieri corsari ci riescono. La coltellata di Pozzati è assistita da un Novaro che prende lo scarico e schiaccia in mezzo ai pali per una trasformazione al volo. 17-12 e sotto il breack. Purtroppo però le energie nervose sono finite.

Savona si ribalta in avanti e segna alla bandierina con Immovilli. Sembra di vedere la legge dei 20 secondi per una meta, firmato Laporte. In realtà segna il men che blasonato Immovilli. 12-22, tanta amarezza, ma si canta per una partita Union a testa alta. Lavorare sull’esperienza ora è il messaggio di Masson. Si vedranno le squalifiche, si vedranno i recuperi degli infortunati, si vedrà come affrontare il Cogoleto Province dell’Ovest che è un pessimo cliente e lo Spezia che ora è a sei punti. E purtroppo a casa loro. Non è il momento di mollare. Mai.

SERIE C1 – GIRONE D POULE 2 (II GG. RITORNO)
Union Rugby Riviera – Savona 12/22
R.C. Spezia – Cuneo Pedona 17/7
CFFS Cogoleto&Province dell’Ovest – Amatori Genova 15/7
CLASSIFICA: Savona punti 30, Cogoleto&Province 27, Union 16, Spezia 10, Amatori 6, Cuneo 3.

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