16 Aprile 2024 15:18

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16 Aprile 2024 15:18

IMPERIA. SPARÒ UN RAZZO IN FACCIA A SERGIO SALVAGNO, AL VIA IL PROCESSO A WILLIAM MCINNES. LA FAMIGLIA CHIEDE UN RISARCIMENTO… / L’UDIENZA

In breve: In aula anche la moglie Silvana Lo Monaco e il fratello della vittima, Fulvio Salvagno difesi dall'avvocato Anna Maria Cuzzo del foro di Cuneo.

collage salvagno

Imperia – Al via questa mattina la prima udienza del processo all’armatore americano William McInnes accusato di aver sparato il razzo che ha colpito al volto l’imprenditore Sergio Salvagno, lo scorso 14 settembre 2014, durante lo spettacolo pirotecnico organizzato in occasione delle Vele d’Epoca.

I legali di McInnes hanno chiesto il giudizio abbreviato condizionato all’acquisizione da parte del giudice Bonsignorio di una memoria difensiva con cui l’americano, in qualità di fisico, sosteneva l’accidentalità dello sparo in base ad un calcolo di traiettorie. La memoria è stata rigettata dal giudice, che ha accettato il rito abbreviato, in quanto il capo di imputazione è lesioni colpose e perciò la memoria è stata ritenuta irrilevante.

In aula anche la moglie Silvana Lo Monaco e il fratello della vittima, Fulvio Salvagno difesi dall’avvocato Anna Maria Cuzzo del foro di Cuneo. I familiari: moglie, fratello, madre e la figlia dodicenne si sono costituiti parte civile. Assente, invece, l’imputato William McInnes, ospitato da un’amica a Saint Tropez in Francia, rappresentato dagli avvocati Tito Schivo e Andrea Artioli. A rappresentare la pubblica accusa il Pubblico Ministero Marco Zoccco. 

L’avvocato della famiglia ha avanzato una richiesta di risarcimento danni quantificabile attorno ai 800 mila euro per ciascun familiare, la richiesta che verrà avanzata per Salvagno sarà presentata in un secondo momento per ragioni di opportunità.

“Si sono costituiti a parte civile i prossimi congiunti della vittima, – ha spiegato l’avvocato Cuzza – quindi il fratello, la moglie , la figlia e la mamma. Sergio Salvagno invece no, per questioni al momento di opportunità. Per quanto riguarda i prossimi congiunti il risarcimento complessivo è già stato calcolato e ammonta sugli 800mila euro. Per la vittima poi verrà corteggiato in un secondo momento, comunque parliamo sicuramente di cifre importanti, perchè c’è un danno enorme , un danno biologico molto elevato. Hanno presentato delle osservazioni di parte, quindi erano considerazioni dell’imputato, del signor Mcinnes che però il giudice non ha accolto, quindi al momento non hanno rilevanza per il processo penale”.

 Il processo entrerà nel vivo il prossimo 23 marzo con l’audizione del testimoni e dell’imputato.

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