24 Aprile 2024 18:35

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24 Aprile 2024 18:35

IMPERIA. ESPLODE IL CASO PORTO, COMUNE A MUSO DURO CON I TITOLARI DI POSTO BARCA: “PER CHI NON PAGA SGOMBERO A FINE MESE”/LO SCONTRO

In breve: Il Comune di Imperia ha replicato con una nota stampa del vicesindaco Giuseppe Zagarella alla durissima presa di posizione dei titolari di posto barca del porto turistico del capoluogo in merito alla...

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Il Comune di Imperia ha replicato con una nota stampa del vicesindaco Giuseppe Zagarella alla durissima presa di posizione dei titolari di posto barca del porto turistico del capoluogo in merito alla mancata offerta della Go Imperia per l’acquisto dello scalo e al giudizio del Tar sul ricorso delle banche contro la decadenza della concessione demaniale.

“Il groviglio giudiziario che interessa il Porto turistico della Città di Imperia si dipana sempre di più ed è sempre più nitido l’orizzonte della gestione pubblica del bacino portuale cittadino – si legge nella nota di Zagarella – All’udienza del 21 gennaio 2016 il presidente della sesta Sezione del Consiglio di Stato ha deciso di riunire al merito i ricorsi presentati dal Fallimento, dalla Porto di Imperia SpA, da Acquamare e dagli ex titolari di posti barca. Tutti questi soggetti avevano chiesto l’annullamento dell’atto di decadenza della concessione emanato del settore Porti e Demanio a seguito del fallimento della Porto di Imperia SpA.

Il presidente della Sezione ha stabilito di discutere il merito delle cause il prossimo 20 ottobre e ha, di fatto, riconosciuto l’insussistenza della richiesta di sospensione degli effetti della sentenza del Tar della Liguria avanzata dai soggetti ricorrenti. Anche in caso contrario, non sarebbe comunque cambiato nulla: la GoImperia è l’unico soggetto legittimato alla gestione del bacino portuale che ha mantenuto, dal fallimento della Porto di Imperia SpA, la continuità e la regolarità del servizio di gestione.

Ora l’attenzione si sposterà contro le situazioni di illegalità che ancora permangono in porto. Abbiamo chiesto, in qualità di socio unico della Go Imperia, di adottare ogni strumento di tutela per evitare il persistere di situazioni di illegalità e per consentire il recupero dei crediti derivanti dal mancato pagamento degli oneri di gestione richiesti. A tutt’oggi risultano disattese le richieste di sottoscrizione del contratto di ormeggio con gli utenti del porto che ‘acquistarono’ da Acquamare srl i posti barca legati alla vecchia concessione decaduta.

Riscontrando l’odierno comunicato di APPI si prende atto delle dichiarazioni ivi riportate, e segnatamente ‘mancato obiettivo all’acquisto del porto‘, ‘nessuno è [sia…] intenzionato a finanziarlo‘, ‘cavalcare il fallimento di Porto di Imperia SpA‘, ‘raccontare favole…‘, ‘il Comune non ha speso un euro…‘.

E’ evidente che il direttivo APPI, e di conseguenza, loro malgrado, tutti i loro associati, non hanno contezza di quanto questa Amministrazione ha posto in essere, con fatti concreti e comportamenti coerenti, proprio per rispettare i proprietari dei posti barca vessati dalle notissime vicende del Porto.

Da un attento censimento effettuato nel bacino portuale moltissime sono le imbarcazioni presenti senza il necessario titolo che legittima la loro permanenza in porto. Una situazione, questa, che penalizza fortemente chi, invece, ha creduto e crede nella GoImperia sottoscrivendo i contratti di ormeggio e pagando regolarmente le tariffe approvate dal Consiglio Comunale.

Le trattative con le associazioni degli utenti dei posti barca sono, con oggi, definitivamente chiuse ed è cessato il consenso dell’Amministrazione e di conseguenza del concessionario a far rimanere in porto chi non è in regola con i contratti e i pagamenti.

Il principio pretestuoso che hanno sempre cercato di perseguire si riverbera sulle conseguenze future per tutti gli associati già titolari del ‘posto barca’. A chi non sarà in regola con il contratto di ormeggio e i pagamenti entro la fine del mese, sarà ingiunto lo sgombero dello specchio acqueo abusivamente occupato dalle barche, di proprietà o in (illegittima) delega ad altre imbarcazioni.

La GoImperia deve poter gestire il bacino portuale nell’interesse della Città, degli utenti in regola e dei basilari principi di legalità, efficienza, efficacia ed economicità.

Vanificato ogni tentativo di addivenire a soluzioni bonarie con gli associati APPI comunichiamo che il Comune di Imperia e la GoImperia, con buonsenso, giustizia e nell’unico interesse rilevante per la Città di Imperia, per i suoi cittadini e per la tutela di quei proprietari posti barca che hanno già perfezionato le loro posizioni con la GoImperia reagirà con fermezza nei confronti di chiunque, col proprio comportamento, arrechi un ingiusto danno o pregiudizio diretto o indiretto a una Città che già fin troppo ha dovuto sopportare per questa complessa vicenda.

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