25 Aprile 2024 19:16

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25 Aprile 2024 19:16

REGIONE LIGURIA. COMPARTO OLIVICOLO. PIANA (LN):”L’EUROPA FAVORISCE I PRODUTTORI TUNISINI A DANNO DELLE NOSTRE PRODUZIONI DI ECCELLENZA”

In breve: Alessandro Piana, capogruppo della Lega Nord in Regione Liguria, denuncia la minaccia per il comparto olivicolo ligure a seguito del via libera dell’Unione Europea a introdurre, senza dazio, 35 mila tonnellate di olio tunisino in Italia.

piana olio tunisia

Alessandro Piana, capogruppo della Lega Nord in Regione Liguria, denuncia la minaccia per il comparto olivicolo ligure a seguito del via libera dell’Unione Europea a introdurre, senza dazio, 35 mila tonnellate di olio tunisino in Italia.

«È vergognoso quanto si sta consumando sulla pelle degli olivicoltori italiani e quindi anche liguri nelle stanze del parlamento europeo che ha dato il via libera all’importazione di 35 mila tonnellate di olio tunisino senza dazio. E per questo bel favore i nostri produttori devono dire grazie anche al Pd che ha votato a favore di questo assurdo provvedimento che penalizza fortemente le nostre imprese».

Così commenta Alessandro Piana, capogruppo della Lega Nord in Regione Liguria, che annuncia la presentazione di un ordine del giorno in cui chiede un impegno della Regione perché siano monitorate le eventuali ricadute negative del provvedimento sulle imprese olearie liguri.

«La produzione dell’olio è un’eccellenza che va valorizzata e promossa, non penalizzata per favorire prodotti di bassa qualità come quelli provenienti dalla Tunisia – dice Piana – invece di combattere le truffe dell’agroalimentare, le contraffazioni dei nostri prodotti di qualità, l’Europa, ancora una volta, grazie alla stampella del Pd, tenta di affossare le nostre aziende e le nostre produzioni.

Il falso nei prodotti alimentari genera un fatturato di circa un miliardo di euro ogni anno in Italia e innesca il boomerang della concorrenza sleale sui nostri produttori che rispettano le rigide regole in fatto di sicurezza imposte dall’Unione. Noi siamo per il rispetto delle regole, soprattutto quando in ballo c’è la salute del consumatore, ma non possiamo tollerare che esistano due pesi e due misure: agevolazioni fiscali per chi invade il nostro mercato con prodotti di basso livello e nessuna tutela per chi rispetta ogni virgola della normativa in vigore.

Viste le regole ferree introdotte anche in merito all’etichettatura dei prodotti dove deve essere esplicitato il contenuto di eventuali allergeni, sarebbe opportuno che, a tutela e per rispetto del consumatore che acquista olio, fosse ben specificato, a caratteri ben evidenziati, se la bottiglia che sta mettendo nel proprio carrello della spesa contenga o no olio che viene dalla Tunisia e se sì in quale precisa quantità».

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