12 Dicembre 2024 15:10

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12 Dicembre 2024 15:10

IMPERIA. AUTOBUS A IDROGENO, RIVIERA TRASPORTI AD UN PASSO DAL CRACK FINANZIARIO. DE FERRARI (M5S):”RISULTATO DI UN’OPERAZIONE SHOCK VOLUTA DA BURLANDO”

In breve: "7 giorni per trovare 1,7 milioni di euro. Se entro il 17 febbraio non si recuperano i soldi promessi – e poi ritirati – dalla Fondazione Carige per il progetto dei bus a idrogeno, RT Imperia rischia il fallimento, e a rimetterci, come sempre saranno cittadini e lavoratori".

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“7 giorni per trovare 1,7 milioni di euro. Se entro il 17 febbraio non si recuperano i soldi promessi – e poi ritirati – dalla Fondazione Carige per il progetto dei bus a idrogeno, RT Imperia rischia il fallimento, e a rimetterci, come sempre saranno cittadini e lavoratori”. A scrivere è Marco De Ferrari, portavoce del MoVimento 5 Stelle in Regione Liguria.

“È una bomba ad orologeria – Continua De Ferrari –  quella che ha cominciato a ticchettare a Imperia. Dopo 10 anni di danni della Giunta Burlando e 8 mesi di immobilismo di Toti e compagnia, il tempo è scaduto. E ora ci ritroviamo con bus a idrogeno nuovi di zecca fermi e inutilizzati ormai dal lontano 2012.

Questo è il risultato di un’operazione shock voluta da Burlando, ai tempi in cui in consiglio comunale sanremese sedeva Gianni Berrino. Che oggi, da assessore regionale ai Trasporti, continua a temporeggiare, inerme, e a scaricare responsabilità, arrivando a smentire anche se stesso.

A una nostra interrogazione dell’ottobre scorso, l’assessore ci rispose che 2 milioni di euro dovevano essere rimodulati verso i bus a idrogeno, anziché verso l’acquisto di 14 nuovi bus a motore tradizionale, altrimenti l’Europa avrebbe ritirato il finanziamento al progetto e per i lavoratori sarebbe stata la fine.

A questo punto una domanda sorge spontanea: che ruolo ha in questa partita l’Europa? Non sarà che lo spauracchio dell’UE (“ce lo chiede l’Europa”) serva solo a creare panico tra dipendenti e lavoratori, con l’intento di continuare a foraggiare un progetto assurdo con ulteriori soldi pubblici? Ma ce lo chiede davvero l’Europa?

Quanto alla Fondazione Carige, altro oggetto misterioso della vicenda, sin qui non ha fatto altro che lanciare il sasso e tirare indietro la mano. Berrino non può più temporeggiare! Chiarisca immediatamente il suo ruolo e quello di tutti i finanziatori del progetto. In ballo c’è il futuro di centinaia di lavoratori, che attendono ancora 400 euro di arretrati nella busta paga di febbraio, ma anche il destino di un servizio pubblico ormai in balia di un’amministrazione che tradisce se stessa e i cittadini.

Noi, come MoVimento 5 Stelle, a differenza dell’assessore, non resteremo ad osservare inermi la distruzione del trasporto pubblico ligure. E chiediamo immediatamente la convocazione straordinaria di una commissione monotematica sul TPL ligure, in presenza di Berrino. In quell’occasione l’assessore dovrà una volta per tutte chiarire la posizione della Giunta sul trasporto pubblico e fare finalmente luce su una vicenda piena d’ombre.

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