30 Aprile 2024 02:09

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30 Aprile 2024 02:09

IMPERIA. RIFIUTI. BIODIGESTORE, DOPO LA “BOCCIATURA” DELLA COMMISSIONE PARLAMENTARE IL COMUNE NON CAMBIA STRATEGIA E INVITA LA PROVINCIA A…/ECCO LA PROPOSTA

In breve: Nonostante i dubbi sollevati dalla Commissione Parlamentare d'Inchiesta sul ciclo rifiuti, il Comune di Imperia ha deciso di confermare il proprio appoggio alla Provincia nel progetto di realizzazione del biodigestore.

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Nonostante i dubbi sollevati dalla Commissione Parlamentare d’Inchiesta sul ciclo rifiuti, il Comune di Imperia ha deciso di confermare il proprio appoggio alla Provincia nel progetto di realizzazione del biodigestore.

Nel dettaglio, la Giunta Capacci, con una recente delibera di Giunta, ha chiesto alla Provincia di proseguire lo studio di fattibilità sul progetto presentato dalla ditta Idroedil così da poter poi valutarlo in consiglio comunale e dare il via libero definitivo, se di interesse pubblico.

In più, la Giunta Capacci ha bocciato la proposta del Comune di Taggia di “voler cambiare indirizzo procedurale, proponendo la creazione di una società in house tra i Comuni della Provincia di Imperia per assumere l’onere di progettare l’impianto, superando la procedura del project”.

Il motivo? Le tempistiche di costituzione di una società in house tra i Comuni, stimabili in 5/6 anni, sarebbero incompatibili con quelle della discarica pubblica, denominata lotto 6, che sarà satura in poco tempo.

Nel dettaglio, nella delibera si legge che la discarica pubblica non potrà sopperire al buco temporale che si creerebbe e che pertanto ci si troverebbe in una situazione emergenziale di smaltimento dei rifiuti prodotti, che potrebbe causare ingenti danni alle tasche dei cittadini, all’ambiente nella sua complessità e aprire situazioni poco chiare e non più gestibili dagli enti locali della provincia di Imperia all’interno del ciclo dei rifiuti provinciale”.

Tornando al proseguimento dello studio di fattibilità sul progetto del biodigestore, nella relativa delibera di Giunta si apprende che il Comune ha chiesto alla Provincia diterminare la fase procedurale di analisi del progetto presentato dal proponente, secondo quanto previsto dal Codice degli Appalti, sia per non incorrere in eventuali richieste di risarcimento danni, sia per avere un quadro tecnico definitivo e chiaro che consenta agli organi politici di esprimersi in modo competente e responsabile sull’eventuale utilità pubblica dell’impianto o meno, rimandando qualsiasi altra scelta di natura tecnica o politica ad un momento successivo, qualora risultasse non di interesse pubblico la progettazione in essere”.

La Giunta Capacci, inoltre, ha deliberato di “assumere ogni iniziativa di natura politica ed amministrativa volta ad esprimere il parere in merito, quale manifestazione del Consiglio Comunale di Imperia, in appoggio della linea programmatica presentata dal Sindaco di Imperia, per la realizzazione del Biodigestore in Regione Colli del Comune di Taggia”.

LE CONSIDERAZIONI SUL BIODIGESTORE

– l’attuale situazione programmatoria in materia di smaltimento rifiuti, frutto del lavoro di alcuni anni dell’Amministrazione Provinciale, prevede la chiusura del ciclo dei rifiuti in provincia con la costruzione di un impianto finale di trattamento degli RSU in grado, da un lato, di selezionare il rifiuto indifferenziato recuperando la quasi totalità del materiale e permettendone il successivo riciclo, e, dall’altro, di trattare il materiale organico derivante da raccolta differenziata per trasformarlo in compost di qualità, tramite la tecnologia del biodigestore.

– la realizzazione di tale impianto consentirà di chiudere definitivamente sul territorio provinciale l’era delle discariche, nonché il dispendioso trasporto fuori Regione dei rifiuti, con costi supplementari che gravano sui cittadini.

– tale impianto finale non può fornire alibi per non effettuare la raccolta differenziata a livello cittadino perché il suo scopo è proprio quello di selezionare le materie prime all’interno del c.d. rifiuto indifferenziato mentre carta, plastica, vetro, umido etc. etc. dovranno essere differenziati alla fonte;

– Idroedil S.r.l. ha presentato un progetto nel 2012 con la procedura del project financing (secondo cui un soggetto privato presenta un progetto che deve comunque essere messo in gara, conservando il diritto di adeguare la propria offerta a quella risultata economicamente più conveniente), sulla base di quanto normativamente previsto all’art 153, comma 19 del Codice degli appalti, progetto che è stato analizzato e discusso dagli uffici provinciali e più volte modificato su richiesta dei Comuni, in particolare di quello di Taggia, Comune sul quale territorio insisterà l’impianto, migliorandone e affinandone la tecnologia e l’impatto ambientale.

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