18 Aprile 2024 14:58

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18 Aprile 2024 14:58

IMPERIA. ACQUA PUBBLICA. L’ULTIMATUM DI CAPACCI A RIVIERACQUA:”LAVORATORI DELL’AMAT A RISCHIO, ENTRO 45 GIORNI VOGLIAMO…”/ IL CASO

In breve: "Se Rivieracqua continua a non pagare tra un mese Amat non avrà soldi necessari a pagare gli stipendi e nel giro di qualche mese sarà costretta a portare i libri in tribunale".

capacci riviera acqua

Imperia – Una situazione preoccupante quella rappresentata dal sindaco di Imperia Carlo Capacci questa mattina durante la seduta del consiglio provinciale. All’ordine del giorno il servizio idrico integrato e nello specifico della gestione unica da parte della società consortile Rivieracqua presieduta dall’ex consigliere provinciale Gabriele Saldo. Il primo cittadino imperiese ha paventato una situazione di criticità relativamente ai lavoratori dell’Amat che potrebbero ritrovarsi in difficoltà se Rivieracqua non dovesse saldare i conti in sospeso.

“Durante il Consiglio Provinciale di questa mattina – scrive Capacci – ho proposto un emendamento per tutelare Amat e i suoi lavoratori. C’è il rischio concreto che la società partecipata del Comune possa trovarsi senza soldi per colpa di Rivieracqua. Io, così come il sindaco di Ventimiglia, siamo concordi sulla creazione di una società consortile provinciale per la gestione dell’acqua pubblica, ma vogliamo garanzie su che farà. Per questo abbiamo chiesto a Rivieracqua di fornire entro 45 giorni la capacità economico-finanziaria e il business plan. Ad oggi Rivieracqua deve pagare Amat per l’acqua fornita; ci sono fatture emesse per circa 1,4 milioni di euro. Sono già scaduti pagamenti per 1 milione e entro fine febbraio scadranno fatture per altri 350 mila euro; 126 scadranno a marzo.

Questa situazione ci fa pensare che Rivieracqua non abbia la capacità economico finanziaria per fare ciò che sta facendo, una situazione non procrastinabile nel tempo anche perché se Rivieracqua continua a non pagare tra un mese Amat non avrà soldi necessari a pagare gli stipendi e nel giro di qualche mese sarà costretta a portare i libri in tribunale.

A questa situazione molto difficile, bisogna anche aggiungere che il 2 febbraio, rispettando le tempistiche, Amat ha comunicato il valore degli asset da cedere a Rivieracqua per il subentro, parliamo di cifre attorno ai 15 milioni di euro. Ad oggi non abbiamo però ancora capito dove Rivieracque prenderà i soldi necessari per finanziarie l’operazione. Qui si gioca il destino del sistema idrico integrato della provincia di Imperia”.

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