24 Aprile 2024 02:37

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24 Aprile 2024 02:37

REGIONE LIGURIA. BALNEARI, PROROGATE LE CONCESSIONI SINO AL 2020. CRAVERO (FDI):”NON FA ALTRO CHE ALLUNGARE L’AGONIA” /I DETTAGLI

In breve: "La sciagurata scelta del governo di attendere il pronunciamento della Corte di Giustizia europea anziché promuovere una riforma del settore rischia di avere effetti disastrosi su 30mila aziende balneari italiane"

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Il direttivo provinciale di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale, viste le conclusioni pronunciate dall’avvocato generale della Corte di giustizia europea circa la proroga delle concessioni balneari in Italia fino al 2020 ritenute dallo stesso contrarie al diritto comunitario, esprime tutta la propria preoccupazione sul tema che investe numerose attività balneari liguri.

In caso di accoglimento dei ricorsi azionati dal TAR della di Sardegna e Lombardia, che hanno sollevato una questione pregiudiziale alla Corte Ue contro i decreti legge del 2009 al 2012 e convertiti in legge, con cui l’Italia ha previsto la proroga automatica della durata delle concessioni demaniali marittime per attività turistico-ricreative fino al 31 dicembre 2020, le imprese balneari italiane rischierebbero di perdere anni di investimenti effettuati nelle loro attività e gravissime sarebbero le conseguenze per gli addetti al lavoro di dette imprese, non solo del territorio ligure ma di tutta Italia sostiene l’assessore al Turismo ed alle Politiche del Lavoro della Regione Liguria Gianni Berrino.

“La sciagurata scelta del governo di attendere il pronunciamento della Corte di Giustizia europea anziché promuovere una riforma del settore rischia di avere effetti disastrosi su 30mila aziende balneari italiane. L’indirizzo dei burocrati europei è purtroppo molto chiaro e questa colpevole attesa non fa altro che allungare l’agonia mentre i nostri operatori hanno bisogno di risposte concrete e definitive. Auspichiamo che il Governo voglia intervenire così come è stato fatto in Spagna o in Portogallo per avere un regime transitorio di almeno 30 anni, e che vengano date risposte concrete invece che attendere il pronunciamento della Corte di Giustizia Europea. Se così non fosse dobbiamo ritenere che il Governo Renzi non abbia la forza di imporsi come altri in Europa, conclude il Portavoce Fabrizio Cravero.

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