3 Maggio 2024 23:25

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3 Maggio 2024 23:25

IMPERIA. BIODIGESTORE DI COLLI. IL “GRUPPO DI LAVORO RIFIUTI ZERO” REPLICA A “IMPERIA CAMBIA”:”IMMORALE PENSARE CHE ALTRI…” / LA REPLICA

In breve: Come “gruppo di lavoro rifiuti” del comune di Imperia, riteniamo di aver consentito, almeno al nostro comune, di invertire la rotta ed avviare un percorso virtuoso, non breve, non facile, ma ricco certamente di soddisfazioni.

biodigestore russo re riccò capacci

Il “Gruppo di Lavoro Rifiuti Zero” in comune a Imperia, coordinato dal capogruppo del M5S Antonio Russo interviene in merito alla polemica tra il sindaco Capacci e i consiglieri di “Imperia Cambia” relativa all’approvazione in consiglio comunale della delibera relativa alla realizzazione del biodigestore di Colli a Taggia.

“Rileviamo da organi di stampa, sia cartacei che online, un attacco “frontale” alla deliberazione del Consiglio Comunale di adesione alla strategia “Rifiuti Zero”.
Come “Gruppo di Lavoro Rifiuti Zero”, a supporto del Sindaco di Imperia, che ha elaborato il testo della delibera, respingiamo quanto dichiarato a mezzo di tali organi di informazione. Aderire alla predetta strategia non significa che, come per incanto, non produrremo più rifiuti, significa semplicemente l’inizio di un percorso, anche lungo ma virtuoso, verso un obiettivo preciso: la salvaguardia dell’ambiente e la salute dei cittadini.

Riportiamo di seguito uno dei punti a ns parere più qualificanti della deliberazione:” Di avviare, attraverso l’adesione alla strategia internazionale Rifiuti Zero, un percorso che conduca anche ad una corretta gestione del territorio (controllo della cementificazione, recupero e riqualificazione strutture e aree dismesse, progettazione e programmazione partecipata del territorio, bioedilizia, ecc.), alla riduzione dell’impronta ecologica della macchina comunale (efficienza energetica, acquisti verdi, mense biologiche, ecc.), alla mobilità sostenibile (car-sharing, pedibus, ecc.), ed in generale alla incentivazione di nuovi stili di vita (autoproduzione, filiera corta, turismo ed ospitalità sostenibili, commercio equo e solidale, ecc.)​”​
Vorremmo anche far notare che il nostro intento è quello di “cominciare a muoverci” nella giusta direzione e non di “attendere” una legge di iniziativa popolare che giace in Parlamento da 3 anni e di cui non si ha contezza di quando e come, soprattutto, sarà formulata.​ Muoversi ​ ​a ​differenza di coloro i quali oramai privi di credibilità giocano al massacro nei confronti di chi invece ha agito e agisce nel solo interesse dei cittadini.
Giova ricordare che il solo comune di Imperia, invia in discarica circa 1000 tonnellate di rifiuto indifferenziato ogni mese e che l’intera provincia ne avvia, complessivamente, oltre 88000 tonnellate all’anno (fonte Regione Liguria anno 2014). Riteniamo che siano numeri “disastrosi”, frutto di anni di mala politica nella gestione del problema rifiuti.
Come “gruppo di lavoro rifiuti” del comune di Imperia, riteniamo di aver consentito, almeno al nostro comune, di invertire la rotta ed avviare un percorso virtuoso, non breve, non facile, ma ricco certamente di soddisfazioni.
Non entriamo nella polemica sull’impianto di “Colli”, non essendo ns competenza, riteniamo però che, molto di quanto dichiarato, sia, almeno in parte, frutto di ignoranza e disinformazione e ci auguriamo non nasconda altri scopi, anche se questi fulminati sulla via di Damasco non lasciano ben sperare
Vogliamo ancora ricordare che l’obiettivo “rifiuti zero” se non supportato da azioni incisive a livello nazionale, o quanto meno regionale, è ben difficile da raggiungere con le forze di una sola Comunità.
Ricordando che realtà a noi vicine, molto virtuose, dopo anni di adesione alla strategia “rifiuti zero” hanno raggiunto percentuali intorno all’82%;
-che la nostra città, attualmente, ha una RD intorno al 37%;
– che la Regione Liguria (anno 2014) ha una RD pari al 35,9%, percentuale che la pone tra i fanalini di coda tra le regioni italiane.
Ritenendo irrinunciabili i risultati ipotizzati nella Delibera Consiliare, concludiamo affermando quanto sia immorale, anche solo pensare, che cittadini di altre regioni debbano sopportare inquinamento derivante da nostri rifiuti, perché la nostra comunità non è in grado di avviare una corretta gestione del ciclo dei rifiuti”.

Gruppo di Lavoro Rifiuti Zero

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