26 Aprile 2024 20:00

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26 Aprile 2024 20:00

OSPEDALE DI IMPERIA. IN ARRIVO NUOVI TAGLI, ADDIO A QUATTRO POSTI LETTO NEL REPARTO DI NEUROLOGIA/ ECCO IL PROGETTO DELL’ASL

In breve: I sindacati sul piede di guerra. Nico Zanchi (Cisl):"Siamo assolutamente contrari alla chiusura dei quattro posti letto nel reparto di Neurologia, anche perché proprio a Imperia esiste un equipe specializzata in una patologia grave come l'ictus".

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L’ospedale di Imperia si appresta a dire addio a quattro posti letto del reparto di Neurologia. Il collegio di direzione dell’ASL1 imperiese, infatti, ha proposto l’aumento di quattro posti letto nel reparto Neurologia dell’ospedale Boria di Sanremo, con la contestuale chiusura di altrettanti posti letto presso lo stesso reparto del nosocomio del capoluogo imperiese.

Un trasferimento che va ad aggiungersi ad altri quattro, tutti previsti presso l’ospedale di Sanremo, ovvero Chirurgia e Day Surgery al terzo piano, Pediatria al quinto piano, Ginecologia e Ostetricia su tutto il secondo piano, Ortopedia al quarto piano. Una riorganizzazione, quella proposta dal collegio di direzione, seppur parziale, che ha fatto immediatamente sobbalzare sulla sedia i sindacati. 

Nico Zanchi, sindacalista CISL, contattato da ImperiaPost ha dichiarato:“Siamo assolutamente contrari alla chiusura dei quattro posti letto nel reparto di Neurologia, anche perché proprio a Imperia esiste un equipe specializzata in una patologia grave come l’ictus. Siamo favorevoli a quattro posti in più a Sanremo, ma senza che vengano eliminati a Imperia. In più ci è stato detto che la motivazione risiede nel fatto che la maggior parte dei pazienti arriva da Sanremo e Ventimiglia. La stessa cosa era sta detta anche per giustificare la chiusura di ostetricia. Mi sembrano, a questo punto, giustificazioni un po’ deboli”.

“Per quanto concerne gli altri trasferimenti proposti, si è parlato di un programma di attuazione in pochi mesi. La giustificazione in questo caso è che si vuole mettere in sicurezza i malati. Allora, mi chiedo io, forse prima i malati non erano in sicurezza? E ancora, visto che la Regione Liguria ha spiegato di voler predisporre un libro bianco sulla riorganizzazione della sanità, come può l’ASL pensare a dei trasferimenti prima ancora che la regione renda note le sue direttive? Non voglio neanche pensare al fatto che si possano attuare dei trasferimenti spendendo fior di quattrini per poi magri dover riorganizzare tutto una volta apprese le direttive regionali”.

“Non si può più andare avanti a spezzatino – conclude Zanchi – ci vogliono dei progetti definitivi. Ad esempio, per quanto riguarda Ostetricia ci è stato detto che sono stati acquistati i mobili per il nuovo reparto di Imperia, ma al contempo i trasferimenti proposti a Sanremo dal collegio di direzione, sembrano quasi essere propedeutici all’allestimento di un unico punto nascite nella città dei fiori. Anche sull’ospedale unico non ci sono certezze. È il momento che tutti gli organi istituzionali si mettano d’accordo e progettino una riorganizzazione della sanità Ligure definitiva”.

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