29 Marzo 2024 08:01

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29 Marzo 2024 08:01

IMPERIA. VERDETTO SHOCK DELLA REGIONE. A RISCHIO IL SERVIZIO DI EMERGENZA SANITARIA, BOCCIATE CROCE ROSSA E CROCE BIANCA/ECCO COSA E’ SUCCESSO

In breve: Escluse dall'elenco anche le Croci dell'entroterra imperiese e la Croce Verde di Arma di Taggia mentre la Croce Rossa di Diano Marina è stata ritenuta idonea.

pubbliche assistenze

La delibera della giunta regionale, promossa dall’assessore alla salute Sonia Viale, n. 221 del 18 marzo scorso relativa “all’approvazione dell’elenco regionale dei soggetti autorizzati all’attività di trasporto sanitario di emergenza urgenza ai sensi della DGR n. 1385/2014” rischia di mettere in ginocchio il servizio di soccorso alla persona nel comune di Imperia.

Infatti, secondo l’elenco pubblicato dalla Regione Liguria, nel comune capoluogo solo la Croce D’Oro di Cervo, che ha una sede anche in Piazza Ulisse Calvi a Oneglia, è stata “autorizzata all’attività di trasporto sanitario d’emergenza”. Escluse dunque la Croce Rossa di Imperia, con sede in via Trento e la Croce Bianca, con sede in Viale della Rimembranza a Porto Maurizio. Le due pubbliche assistenze non avrebbero superato l’esame dell’Asl che avrebbe riscontrato delle mancanze in tema agibilità delle sedi, tecnologiche e organizzative per ottenere l’iscrizione nell’elenco regionale.

Escluse dall’elenco anche le Croci dell’entroterra imperiese e la Croce Verde di Arma di Taggia mentre la Croce Rossa di Diano Marina è stata ritenuta idonea.

Le Pubbliche Assistenze “escluse” dovranno adeguarsi alle prescrizioni dell’ente certificatore, le Asl, entro l’1 giugno, termine entro il quale:

– i soggetti che hanno già presentato istanza di iscrizione all’elenco di cui all’art. 42 sexies della l.r. 41/2006, ai quali le AA.SS.LL. hanno richiesto adeguamenti o imposto prescrizioni, devono attestare mediante autocertificazione la  realizzazione degli adempimenti richiesti.

– i soggetti che attualmente svolgono attività di trasporto sanitario in emergenza urgenza  possono presentare istanza di iscrizione all’Elenco di cui all’art. 42 sexies della l.r. 41/2006, purché gli stessi siano in possesso, al momento della presentazione dell’istanza stessa, di tutti i requisiti previsti dalla DGR n. 1385/2014;

Entro l’1 luglio 2016 le Aziende Sanitarie locali provvederanno a:

– verificare la realizzazione degli adempimenti autocertificati da parte dei soggetti  ai quali le AA.SS.LL. abbiano richiesto adeguamenti o imposto prescrizioni;

– accertare il possesso dei requisiti richiesti dalla DGR n. 1385 del 6.11. 2014 da parte dei restanti soggetti che abbiano presentato domanda di iscrizione all’elenco entro il termine perentorio del 1 giugno 2016;

Infine la giunta regionale ha fissato la data del 10 luglio 2016 come termine ultimo entro il quale “le AA.SS.LL. dovranno inoltrare le risultanze dell’istruttoria effettuata alla Commissione di Vigilanza, che procederà alle valutazioni di competenza, e al 29 luglio 2016 la data entro la quale la Giunta regionale dovrà aggiornare l’elenco”. 

Nel frattempo le Pubbliche Assistenze che non sono inserite nella lista opereranno in deroga fino al 1° giugno e se non rispetteranno le disposizioni di Legge potrebbero vedersi negare non solo lo svolgimento dei servizi secondari come dimissioni ospedaliere, accompagnamento per i pazienti dializzati, accompagnamento delle guardie mediche, trasferimenti di pazienti in ospedali fuori città, ma anche i servizi di emergenza.

Una situazione complessa a cui dovranno dare risposte anche gli amministratori cittadini, in primis il sindaco Capacci che ha responsabilità in materia di salute pubblica. Per alcune di queste Pubbliche Assistenze non si tratterebbe soltanto di qualche foglio mancante, ma di problemi legati all’agibilità delle sedi.

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