16 Ottobre 2024 06:02

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16 Ottobre 2024 06:02

DIANO MARINA. INCHIESTA SUI LAVORI NEL CAMPING DEL SINDACO CHIAPPORI. CHIUSE LE INDAGINI. CAMBIA IL CAPO DI IMPUTAZIONE/ECCO LE NUOVE ACCUSE

In breve: A seguito del diniego da parte della Camera dei Deputati di utilizzare le alcune intercettazioni telefoniche ritenute rilevanti dal PM sono decadute le accuse di corruzione e di turbativa d'asta, ma...
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Da sinistra: Bruno Manitta, Giacomo Chiappori, Antonino Germanotta e Sergio Oderda

Un’altra, l’ennesima, tegola giudiziaria si sta per abbattere sul sindaco di Diano Marina Giacomo Chiappori. Il Sostituto Procuratore Alessandro Bogliolo ha chiuso le indagini relative all’inchiesta sulla proroga tecnica alla cooperativa “Il Cammino” per la manutenzione del verde pubblico del comune della città degli aranci e su alcuni lavori di potatura di alberi effettuati da operai della stessa ditta nel campeggio di proprietà del primo cittadino dianese.

A seguito del diniego da parte della Camera dei Deputati di utilizzare le alcune intercettazioni telefoniche ritenute rilevanti dal PM sono decadute le accuse di corruzione e di turbativa d’asta. Secondo la Procura nelle conversazioni telefoniche ci sarebbe stata la prova del vantaggio sul prezzo fatto a Chiappori, 1000 € al posto di 1836 € stimati dal perito incaricato dalla Procura. 

Restano però le accuse di abuso di ufficio nei confronti di Chiappori, dell’ex assessore Bruno Manitta e del segretario comunale Antonino Germanotta. Inoltre, il primo cittadino è anche accusato di “finanziamento illecito al singolo Parlamentare” assieme al presidente del cda della cooperativa sociale “Il Cammino”, Sergio Oderda. 

Il teorema accusatorio della Procura verte sulla proroga tecnica avvallata dalla deliberata dalla giunta municipale dianese poi avvallata dal dirigente del settore competente alla cooperativa sanremese che avrebbe consentito sul falso presupposto delle necessità ed urgenza nelle more della redazione degli atti tecnico-amministrativi per l’espletamento della gara d’appalto, con ciò aggirandosi il limite dell’importo di 137 mila euro allora valido per gli affidamenti diretti dei servizi pubblici delle società cooperative riceveva per sé utilità, specificatamente: il Sindaco utilizzava, dietro intermediazione dell’Assessore Bruno Manitta la predetta cooperativa per lavori di potatura piante, durati vari giorni all’interno della propria azienda, costituita da un campeggio”.

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