25 Aprile 2024 21:36

Cerca
Close this search box.

25 Aprile 2024 21:36

EVASIONE FISCALE. A PROCESSO NOTO DENTISTA IMPERIESE. CONTESTAZIONE DELLA FINANZA PER OLTRE 300 MILA EURO/ECCO LE ACCUSE

In breve: La guardia di Finanza gli contesta un evasione fiscale da circa 360 mila euro. Con l'accusa di dichiarazione di infedele è finito a processo il noto dentista imperiese Massimo Lagorio, 50 anni.

collage_dentista_tribunale_soldi

La guardia di Finanza gli contesta un evasione fiscale da circa 360 mila euro. Con l’accusa di dichiarazione di infedele (art. 4 del decreto legislativo del 10 marzo del 2000 in materia di reati tributari) è finito a processo il noto dentista imperiese Massimo Lagorio, 50 anni.

Ieri mattina, davanti al giudice monocratico Laura Russo, si è tenuta la prima udienza. Lagorio è difeso dall’avvocato Giuseppe Acquarone. Nel dettaglio le contestazioni delle Fiamme Gialle riguardano gli anni tra il 2009 e il 2011. In particolare si tratta di due contestazioni differenti, una da 202 e una da 167 mila euro.

Per verificare la sussistenza delle accuse in sede dibattimentale sarà necessario confrontare tutte le perizie disposte dalle parti in causa.

In particolare il Pubblico Ministero Alessandro Bogliolo ha affidato la perizia a Giancarlo Ghinamo, mentre la difesa ha affidato un incarico peritale al ragioniere Angelo Basso, producendo anche una corposa documentazione, risultato di indagini investigative dettagliate che hanno coinvolto addirittura 150 persone, per la maggior parte clienti del dentista imperiese. 

Ieri mattina in aula, il Giudice Laura Russo, per valutare l’esito delle perizie e delle indagini investigative di accusa e difesa ha nominato a sua volta un perito, individuato nel commercialista Achille Fontana. Nel dettaglio, Fontana dovrà valutare l’entità della presunta evasione, con particolare riferimento alle modifiche apportate all’art. 4 del decreto legislativo del 10 marzo del 2000, secondo cui il reato di dichiarazione di infedele sussiste solo se l’imposta evasa è superiore a 150mila euro (in precedenza era 50mila euro). Il processo è stato aggiornato al prossimo 9 novembre. 

“Ritengo che il recente innalzamento della soglia della penale rilevanza e le numerose investigazioni difensive da noi svolte siano importanti basi difensive per il mio assistito ha commentato a ImperiaPost l’avvocato Acquarone.

In particolare con le investigazioni difensive si è dimostrato che il denaro contante versato in banca, che la Guardia di Finanza ha ritenuto essere il risultato evasione fiscale, derivava in realtà dal regolare pagamento di regolari fatture relative all’attività svolta dal medico per i propri pazienti.

In tal modo l‘impianto accusatorio e a mio modo di vedere stato fortemente indebolito. Ora si tratta di vedere quale sarà l’esito della perizia disposta dal giudice per accertare se detti elementi sono sufficienti ad escludere ogni responsabilità del nuovo assistito, cosa che ovviamente spero vivamente mente”.

 

Condividi questo articolo: