25 Aprile 2024 13:53

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25 Aprile 2024 13:53

IMPERIA. TREMILA EURO E LICENZIAMENTO DOPO OLTRE 25 ANNI DI AGNESI: “DOVE SONO FINITI QUELLI CHE FACEVANO PROMESSE?”/LA STORIA DI LINA

In breve: "Noi vogliamo chiedere alla Regione, al Sindaco e a tutte le istituzioni, che si facciano avanti in questo momento, perché avevano fatto delle promesse e noi ora ci sentiamo abbandonati"

Agnesi Lina

“Noi vogliamo chiedere alla Regione, al Sindaco e a tutte le istituzioni, che si facciano avanti in questo momento, perché avevano fatto delle promesse e noi ora ci sentiamo abbandonati”. E’ l’appello di Lina Campagna, lavoratrice dell’Agnesi. Lina varca ogni giorno l’ingresso dello stabilimento di via Schiva da oltre 25 anni. Nell’ultimo lustro ha visto lo storico pastificio cadere in disgrazia, sino alla definitiva chiusura, annunciata per il prossimo mese di dicembre.

L’azienda le ha proposto appena 3 mila euro. Tremila euro dopo quasi 30 anni di lavoro per Lina che, tramite la mobilità, dovrebbe riuscire a maturare i requisiti per la pensione.

Anche per questo Lina ha deciso di lanciare un appello, attraverso il nostro giornale, per chiedere l’intervento di tutti quegli amministratori e politici (da Giovanni Toti a Matteo Salvini, da Alice Salvatore a Sergio Cofferati, passando per Susanna Camusso e Raffaella Paita) che negli ultimi anni hanno fatto fatto visita ai lavoratori dell’Agnesi.

“Alla fine di quest’anno verremo tutti licenziati e rimarremo senza lavoro – commenta Lina, con amarezza – Non abbiamo certezze, l’unico posto di lavoro certo per il nostro reimpiego è a Fossano, gli altri a dicembre sono a casa. Vogliamo che chi ha fatto delle promesse venga a dirci qualcosa. Li vogliamo davanti alla fabbrica, a parlare con noi, esattamente come quando sono venuti in passato, quando gli faceva comodo. Adesso siamo noi a chiedere che vengano, visto che soprattutto il presidente della Regione Toti aveva fatto delle promesse proprio qui a Imperia, al bar 11, dicendo che lo stabilimento Agnesi non doveva essere toccato, che doveva essere salvaguardato, invece alla fine dell’anno chiude e noi lavoratori siamo tutti licenziati, a casa”.

https://www.youtube.com/watch?v=h4YxBQYQINU

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