25 Aprile 2024 13:40

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25 Aprile 2024 13:40

VENTIMIGLIA. POLIZIOTTO MUORE DURANTE GLI SCONTRI CON I NO BORDERS. IL SAP: “E’ UNA MORTE BIANCA, IL PREFETTO NON AUTORIZZI ALTRI PRESIDI!”

In breve: "Per prima cosa vorrei esprimere le mie più sentite condoglianze alla famiglia del collega del VI Reparto Mobile di Genova morto ieri in servizio, della cui notizia siamo tutti scossi e addolorati"

sap poliziotto

“Per prima cosa vorrei esprimere le mie più sentite condoglianze alla famiglia del collega del VI Reparto Mobile di Genova morto ieri in servizio, della cui notizia siamo tutti scossi e addolorati”. Inizia così la nota stampa del Segretario Provinciale del Sap Stefano Cavalleri in merito alla morte di un poliziotto, Diego Turra, 53 anni, stroncato da un infarto durante gli scontri, a Ventimiglia, con i No Borders.

Gli scontri che ci sono stati ieri sul confine di ponte San Ludovico tra i migranti e le forze dell’ordine, per alcuni media è sembrata più l’occasione per enfatizzare una polizia sempre pronta ad alzare i manganelli. Invece, la morte di un poliziotto, anche a causa anche di servizi massacranti costretti dai fatti di Ventimiglia, sotto il sole cocente di agosto, è soltanto un infarto. Ora basta! Questa è stata una morte bianca.

Il Questore, ha e avrà il nostro sostegno, ma con il Prefetto di Imperia non autorizzi mai più la presenza di presidi, manifestazioni dei “no borders” o altre azioni in grado di turbare l’ordine pubblico. Noi siamo in lutto per la morte in servizio dell’ennesimo collega!

L’anno scorso sono andati all’ospedale 6.000 poliziotti, ne avete sentito parlare? Il SAP ha cercato di diffondere la notizia ma la cosa non interessa. Se qualcuno va in piazza incappucciato e bardato e si fa un graffio finisce in prima pagina, ma dei 6.000 poliziotti finiti all’ospedale nessuno ne parla. Non chiediamo gloria per le ferite che sul campo, dobbiamo patire, ma chiediamo solo dignità, rispetto e tutela per il nostro lavoro.

Non è più accettabile che i poliziotti di Ventimiglia, della provincia di Imperia e quelli del Reparto Mobile, siano costretti per l’emergenza migranti e anche per tali eventi a fare una decina di ore di straordinario giornaliere pro-capite, in piena estate, sotto il sole cocente e in assetto anti-sommossa.

I turni di servizio svolti dal febbraio di quest’anno, ci hanno già debilitato fisicamente a sufficienza senza parlare delle conseguenze famigliari. Lo dicevamo l’anno scorso, l’abbiamo ribadito quest’anno, che ci sarebbero voluto più personale e risorse in generale per affrontare la situazione a Ventimiglia.

Nonostante ciò, il Ministero ci ha fornito il minimo sindacale.

Ormai la polizia si trova nell’incapacità generale della classe dirigente di affrontare i problemi che pesano sulla pelle dei cittadini e noi ci troviamo nella situazione anomala di ‘ammortizzatore sociale’ perché il palazzo non è in grado di affrontare i problemi che si scaricano nella piazza.

Riguardo all’immigrazione c’è anche una fetta di tensione provocata dai professionisti del “disordine pubblico” . Parliamo dell’attivismo dei “no borders” in favore dei migranti. Trattasi di un sodalizio tra disperati sociali, che sono quelli dei centri sociali, e poi i disperati materiali che approdano sulle nostre coste.  Il sistema dovrebbe avere la maturità di evitare che si formino queste commistioni pericolose. Soprattutto andrebbe affrontata la questione dell’immigrazione con la dovuta determinazione e consequenzialità, cioè mancano 45mila uomini alle Forze dell’Ordine – di cui 17mila in Polizia – a questo si aggiunge il fatto che ogni giorno la Polizia distoglie dal normale servizio dalle 2.000 alle 3.000 persone per dedicarle all’emergenza immigrazione. E diciamo pure che questi organici sono stati stabiliti quando il fenomeno immigrazione non esisteva. Comunque, tra assistenza allo sbarco, identificazione, offici stranieri, traduzioni, espulsioni, controlli della scientifica e tutto il resto noi togliamo ogni giorno 3.000 agenti dalle nostre strade e dal controllo del territorio.

Se il governo decide di fare una scelta per l’accoglienza conseguentemente dovrebbe almeno sbloccare il turn over per il ricambio generazionale degli agenti, perché ogni anno perdiamo ulteriori 2.500 persone che vanno in pensione. Per far fronte all’emergenza servirebbe un ricambio del 100% e un’assunzione straordinaria di almeno 4.000 agenti per il prossimo anno”.

“A Ventimiglia servono agenti, basta ipocrisie basta perdere tempo. Il governo intervenga in forze oggi“

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