20 Aprile 2024 16:15

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20 Aprile 2024 16:15

IMPERIA. IL COMUNE INCASSA 6.5 MILIONI DI EURO. FOSSATI (IR):”NON SI TRATTA DI ALCUN RISARCIMENTO ALLA CITTÀ, QUEI SOLDI SERVONO PER…”/I DETTAGLI

In breve: "In primo luogo - continua Fossati - è improprio parlare di “risarcimento alla città”, di “giornata storica” o altre espressioni francamente fuori luogo"

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“Credo sia necessaria una seria riflessione sulle dichiarazioni del Sindaco in merito al “tesoretto” di € 6,5 milioni di euro che arriverebbe al Comune dalla ipotizzata transazione con le Generali inerente l’escussione delle fideiussioni del Porto, anche per puntualizzare alcuni aspetti che pare sfuggano”Così Giuseppe Fossati di Imperia Riparte, con una nota stampa.

“In primo luogo – continua Fossati – è improprio parlare di ‘risarcimento alla città’, di “giornata storica” o altre espressioni francamente fuori luogo. La somma ipotizzata deriverebbe, da qual che si legge (non mi risulta nessun provvedimento amministrativo approvato), dalla transazione della vertenza tra Comune di Imperia ed il fideiussore della esecuzione delle opere di urbanizzazione di interesse pubblico del Porto Turistico.

Di cosa si tratta? Quando viene approvato un progetto come quello in esame, il soggetto autorizzato si impegna a realizzare una serie di opere di interesse pubblico. A garanzia della esecuzione di dette opere, è tenuto, per legge, a prestare una garanzia fideiussoria che consenta, ove le opere non vengano eseguite, di far acquisire all’ente pubblico le risorse per eseguirle direttamente.

Nel caso in esame, le opere, in parte a scomputo degli oneri di urbanizzazione ed in parte derivanti da espliciti obblighi convenzionali posti a carico della Società erano, tra l’altro:

  • Passeggiate alte molo lungo e nuovo molo San Lazzaro; 
  • Rifacimento di Calata Anselmi; 
  • Parcheggio pubblico in loc. San Lazzaro; 
  • Aree verdi ed altri spazi ad uso pubblico interni al bacino portuale; 
  • Nuovo tratto di fognatura pubblica adeguata per le esigenze del Porto fino al depuratore;
  • Spiaggia del parco urbano; Viabilità di accesso al porto; 
  • Ponte carrabile sul rio Baitè;
  • Collegamento della passeggiata e della pista ciclabile con il molo San Lazzaro, nel tratto verso mare davanti all’eliporto ed all’area per la nautica minore; 
  • Nuovo ponte pedonale ciclabile sul T. Impero; 
  • Pista ciclabile e rifacimento passeggiata Via Scarincio;

Parte di dette opere sono state realizzate, altre in parte, altre per nulla. E’ evidente pertanto che l’escussione della fideiussione è legittima e doverosa, ma non comporta un “risarcimento alla città”, ma semplicemente l’adempimento di obblighi contrattuali previsti per legge, stipulati a suo tempo e parte del tanto discusso e contestato, da qualcuno, progetto del Porto Turistico approvato dalle precedenti amministrazioni.

Detto questo, i punti politici ed amministrativi sono:

1)è congrua una transazione a 6,5 milioni, a fronte di una garanzia fideiussoria per 15 milioni? Sono “pochi maledetti e subito” o corrispondono al valore delle opere ancora da eseguire? Un Comune deve ragionare come un anziano senza eredi che teme le lungaggini della Giustizia e si accontenta?

2)le somme da incassare, sono di libero utilizzo o no? Se ho una fideiussione per garantire l’esecuzione la fognatura del Porto e la fognatura non è stata realizzata, posso incassare la fideiussione e spendere quel denaro per pulire i fiumi? Il Comune è un anziano senza eredi che, ricevuta una casa in donazione per viverci, può venderla per spendere tutto in feste e automobili?

3)ammesso e non concesso che l’utilizzo sia libero, è corretto, politicamente e sotto il profilo amministrativo, utilizzare quelle risorse per interventi a pioggia per soddisfare le richieste dei più disparati Assessori, piuttosto che tappare buchi di bilancio, invece che destinarli a realizzare gli interventi, strategici per il futuro della città e la funzionalità del Porto, che la fideiussione garantiva? Il Comune è un anziano senza eredi che deve pensare all’oggi ed a godersela, oppure deve investire sul futuro suo e dei suoi cittadini?

Interrogativi complessi, articolati, su cui il dibattito è aperto. Apprezzo la disponibilità del Sindaco a discuterne anche con la minoranza ma, sin d’ora, evidenzio che, personalmente, non ho mai ragionato e mai ragionerò come un anziano senza eredi”.

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