28 Marzo 2024 11:16

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28 Marzo 2024 11:16

ABUSÒ SESSUALMENTE DI UNA VOLONTARIA DELLA CROCE ROSSA NEL CENTRO PROFUGHI DI VENTIMIGLIA. CONDANNATO A 5 ANNI E DUE MESI / LA STORIA

In breve: Il pubblico ministero Lorenzo Fornace nel corso dell'udienza ha evidenziato la differenza di corporatura tra la vittima e l'imputato chiedendo nella requisitoria una pena di 5 anni e 4 mesi di reclusione.

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Cinque anni e due mesi di reclusione oltre a 10 mila euro di risarcimento danni. È questa la sentenza emessa nella mattinata di ieri dai giudici Aschero, Russo e Bonsignorio nei confronti di Salauddin Howlader, di origini bengalesi, arrestato lo scorso marzo con l’accusa di aver palpeggiato, all’interno della cucina del campo profughi di Ventimiglia, una giovane volontaria di 19 anni. L’uomo, difeso dagli avvocati Taddei e Urbini, durante i suoi reiterati tentativi di abusare della giovane le avrebbe anche procurato alcune lesioni.

Da ospite, il bengalese diventò presto un volontario all’interno del centro gestito dalla Croce Rossa Italiana, che si è costituita parte civile. Nel corso del processo sono state acquisite le testimonianze degli volontari che hanno assistito al tentativo di violenza e alla fuga dell’uomo interrotta da una pattuglia della polizia che lo ha fermato e arrestato. Il pubblico ministero Lorenzo Fornace nel corso dell’udienza ha evidenziato la differenza di corporatura tra la vittima e l’imputato chiedendo nella requisitoria una pena di 5 anni e 4 mesi di reclusione. Dopo alcune settimane di carcere, l’uomo ottenne gli arresti domiciliari fino a ieri quando nei suoi confronti è stata emessa la condanna.

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