24 Aprile 2024 15:38

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24 Aprile 2024 15:38

NICOLETTA LAVAGNA, DALLA TRATTORIA DI LUCINASCO AI FORNELLI DELLA PROVA DEL CUOCO SU RAI 1: “FACEVO L’INFERMIERA, POI…”/LA STORIA

In breve: Venerdì alle ore 12, la titolare della Tratteria Dalla Etta, parteciperà al noto programma condotto da Antonella Clerici. `Per vincere si ricorrerà al televoto. Abbiamo bisogno del sostegno di tutti i liguri".

cuoco

Venerdì 21 ottobre, a mezzogiorno, su Rai 1, un’imperiese parteciperà come concorrente al programma “La Prova del Cuoco”. Stiamo parlando di Nicoletta Lavagna, 54 anni, chef e proprietaria della “Trattoria dalla Etta” a Lucinasco, che con il figlio Nicolò, 28 anni, sfiderà cuochi provenienti dalla Basilicata, partecipando alla “Sfida tra i Campanili”.

E’ una sfida tra cuochi regionaliracconta Nicolettapensata per promuovere le diverse cucine del nostro paese. Noi siamo stati contattati per rappresentare la Liguria e ne siamo onorati.

Un anno fa abbiamo ricevuto la visita di una selezionatrice, che ha assaggiato i nostri piatti e ha apprezzato la nostra cucina. Noi le abbiamo raccontato la nostra storia, e, essendone rimasta colpita, ci ha contattato poi il mese scorso per comunicarci che eravamo stati scelti per partecipare al programma. 

La sfida sarà contro la Basilicata, che ha già vinto le ultime 4 puntate. Sarà quindi una gara avvincente e dura, e ci servirà il sostegno di tutti gli spettatori liguri, dato che il vincitore sarà stabilito in base al televoto. La gara consisterà nel cucinare un piatto tipico della propria regione, che i giudici sceglieranno tra le opzioni che abbiamo mandato loro. Sarà il pubblico a decidere quale menù merita maggiormente e i vincitori torneranno alla puntata successiva.

La nostra storia è particolarecontinua – la trattoria è a conduzione familiare: io e mio figlio Nicolò ci occupiamo della cucina, mentre mio marito, 52 anni, e il mio figlio maggiore Mattia, 30 anni, sono responsabili della sala. La curiosità è che veniamo tutti da altri settori. Io sono un’infermiera professionale, mio marito invece aveva un’agenzia di pratiche automobilistiche e i miei figli hanno studiato ragioneria. Poi, 14 anni fa, abbiamo deciso di cambiare vita e di seguire le nostre passioni. Abbiamo rilevato il ristorante che si trova nel paese di mio padre, Lucinasco, e abbiamo preso le campagne intorno, avviando una piccola azienda agricola grazie alla quale ricaviamo olio e altri prodotti che utilizziamo nella nostra attività. E’ stato un colpo di testa, ma abbiamo ottenuto buoni risultati e ne siamo molto soddisfatti. 

Abbiamo diverse specialità, tutte legate alla tradizione, come il coniglio, che è immancabile, cucinato al timo, i ravioli alla borragine ed erbette e altri piatti che variano a seconda della stagione: crespelle di trombette e pesto fresco, lumache alla ligure, ecc. Piatti poveri ma ricchi, come diciamo noi.

L’opportunità di portare i nostri piatti e la nostra passione in televisione è molto importante per noi – conclude – sia in termini di visibilità che come occasione per testimoniare il nostro impegno in questo progetto che ci coinvolge come famiglia“.

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