20 Aprile 2024 06:40

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20 Aprile 2024 06:40

IMPERIA. PER 268 VOLTE VARCA IL CASELLO AUTOSTRADALE SENZA PAGARE IL PEDAGGIO, 48ENNE CONDANNATO A 4 MESI DI CARCERE/LA STORIA

In breve: Per 268 volte, dal 2002 al 2012, ha varcato il casello autostradale sulla A10 Genova-Ventimiglia, senza pagare il pedaggio. A Ventimiglia, Sanremo, Arma di Taggia, Imperia e altre località. Protagonista...

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Per 268 volte, dal 2002 al 2012, ha varcato il casello autostradale sulla A10 Genova-Ventimiglia, senza pagare il pedaggio. A Ventimiglia, Sanremo, Arma di Taggia, Imperia e altre località. Protagonista un 48enne, G.P., residente a Montecarlo, che questa mattina in Tribunale a Imperia si è visto infliggere, con l’accusa di insolvenza fraudolenta, una condanna a 4 mesi di carcere e al pagamento di 2 mila euro in favore dell’Autostrada dei Fiori come risarcimento danni.

Nel dettaglio, l’uomo era riuscito per centinaia di volte a non pagare il pedaggio adducendo ogni volta una motivazione diversa, dichiarando di essere sprovvisto di denaro, Viacard o Carte di credito, oppure utilizzando carte di credito che non venivano accettate dalle piste automatiche, in quanto scadute di validità o revocate. In totale il 48enne aveva accumulato un debito con la Autostrada dei Fiori Spa pari a 18.286,43 euro. Il procedimento penale si era aperto proprio a seguito di una querela presentata dall’Autostrada dei Fiori che, successivamente, aveva chiesto e ottenuto anche il sequestro dell’auto del 48enne.

Questa mattina in Tribunale il Pm aveva chiesto una condanna pari a 6 mesi di carcere e 3 mila euro di risarcimento danni, mentre l’Autostrada dei Fiori Spa, costitutasi parte civile, e rappresentata dall’avvocato Emilio Varaldo, aveva chiesto un risarcimento danni pari all’ammanco totale. La difesa, dal canto suo, aveva chiesto l’assoluzione, in quanto le telecamere dell’autostrada avevano inquadrato la targa dell’auto, intestata effettivamente all’imputato, ma non dimostravano senza ogni ragionevole dubbio che alla guida vi fosse proprio il 48enne.

Il giudice Anna Bonsignorio dopo oltre un’ora di Camera di Consiglio ha pronunciato la sentenza di condanna, 4 mesi di carcere e 2 mila euro di ricarcimento danni (calcolati dal momento della querela), pena sospesa.

 

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