19 Aprile 2024 07:38

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19 Aprile 2024 07:38

REFERENDUM COSTITUZIONALE. VINCE IL “NO”. RIFONDAZIONE COMUNISTA:”LA PERCENTUALE DEI VOTANTI È STATA ALTA, SIAMO RIUSCITI A METTERE IN SALVO LA COSTITUZIONE”

In breve: "In queste ore di gioia immensa per la vittoria del NO nel referendum, la federazione provinciale del Partito della Rifondazione Comunista di Imperia rivolge un sincero ringraziamento a tutti coloro che hanno creduto nelle ragioni del NO"

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“In queste ore di gioia immensa per la vittoria del NO nel referendum, la federazione provinciale del Partito della Rifondazione Comunista di Imperia rivolge un sincero ringraziamento a tutti coloro che hanno creduto nelle ragioni del NO. Un forte ringraziamento va anche ai compagni per l’impegno profuso in questa lunghissima campagna” – Così il partito della Rifondazione Comunista della Segreteria Provinciale di Imperia, con una nota stampa.

“La vittoria referendaria ha una portata storica. Siamo riusciti a mettere in salvo la Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza che i comunisti hanno sempre considerato ‘la più grande conquista che la classe operaia e il nostro popolo abbiano realizzato’.

È una vittoria della democrazia contro il neoliberismo. È una vittoria popolare contro una svolta autoritaria che avrebbe segnato negativamente i prossimi decenni. È stato respinto il tentativo di indirizzare verso la Costituzione il malessere suscitato dall’austerity neoliberista nella società italiana e in particolare tra i ceti popolari.

Alcuni mesi fa la gran parte della stampa e dei commentatori politici pensavano che il referendum sarebbe stato il plebiscito per una leadership politica sostenuta dal capitalismo italiano, dalla finanza internazionale, dalla troika, praticamente da tutti i poteri forti, e da un coro mediatico che non si era mai visto. È invece accaduto quello che pochi pensavano possibile, e possiamo essere orgogliose/i di aver contribuito a questa lotta e a questa vittoria.

La percentuale dei votanti è stata alta, ma il paragone con altri referendum abrogativi è impossibile, perché nei precedenti, come ad esempio quello delle trivelle, i ‘poteri forti’ hanno giocato sulla disinformazione e sulla mancata comunicazione per vincere facilmente la partita grazie al mancato raggiungimento del quorum. 

Abbiamo fin dall’inizio individuato nella difesa della Costituzione il terreno centrale di impegno su cui concentrare tutte le nostre energie e intelligenze. Lo abbiamo fatto con la consapevolezza che l’operazione “renziana” aveva un netto segno di classe e che la campagna per contrastarla poteva risultare vincente solo se avesse assunto un carattere sociale, connettendo il discorso costituzionale ai diritti delle persone in quanto lavoratori, studenti, malati, pensionati, indigenti, disoccupati, licenziati e, in generale, sfruttati.

Come in tutto il territorio nazionale, anche in provincia di Imperia il nostro partito ha aderito ai vari comitati locali per il NO, a Imperia, Sanremo e Ventimiglia. Insieme con altre forze politiche della Sinistra, movimenti, associazioni tra cui ANPI e ARCI, realtà sindacali, abbiamo dato un contributo nei presidi, volantinaggi e iniziative pubbliche.

La lunga campagna referendaria e lo stesso risultato dimostrano che nel nostro paese vi è un’ampia disponibilità a ritrovarsi su una piattaforma di difesa e allargamento della democrazia e di opposizione al neoliberismo saldamente piantata nei principi costituzionali e nella memoria dell’antifascismo e del movimento operaio.

I comitati locali per il NO non si esauriscono con la vittoria del referendum. È chiamato a continuare la sua attività perché il NO alla “contro”riforma appena scongiurata diventi un SI ad una concreta applicazione della carta costituzionale a partire dal primo articolo, quello che recita ‘L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo….'”.

 

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