19 Aprile 2024 18:24

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19 Aprile 2024 18:24

IMPERIA. MIGRANTI NELL’EX CASERMA CRESPI. ALTOLÀ DELL’ASSESSORE SCAJOLA:”LA REGIONE NON HA MAI DATO IL VIA LIBERA, QUELLA ZONA…”/ IL CASO

In breve: "Dal punto di vista politico, invece, come amministrazione regionale Toti abbiamo già dichiarato a suo tempo l'assoluta contrarietà nel collocare i migranti nella caserma Crespi e nei centri delle città".

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“Dalla Regione non è stato dato alcun esito favorevole all’utilizzo della caserma Crespi per collocare i migranti”. È una secca smentita quella dell’assessore regionale all’urbanistica Marco Scajola che ha contattato la redazione di ImperiaPost a seguito della notizia sulla decisione da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di utilizzare uno degli stabili dell’ex caserma Crespi per realizzare alcuni alloggi destinati ai migranti.  

“Il dirigente del settore Stefano Melegari non ha affatto dato il suo assenso all’utilizzo di tale struttura per la collocazione dei profughi in quanto anche dal punto di visto urbanistico la cosa non sarebbe possibile. L‘edificio si trova in zona rossa e quindi esondabile, in quella zona non si può fare neppure una palestra.

La Conferenza dei Servizi convocata lo scorso 31 maggio si è conclusa con un rinvio ad altra data per deliberare. Affermare che c’è stato un esito favorevole per l’utilizzo di quella struttura è una forzatura oltre che una falsità.  Non capisco come si possa essere arrivati alla stesura dei documenti licenziati dal Provveditorato senza il via libera della Regione. Dal punto di vista politico, invece, come amministrazione regionale Toti abbiamo già dichiarato a suo tempo l’assoluta contrarietà nel collocare i migranti nella caserma Crespi e nei centri delle città”.

ECCO COSA HA DETTO SULLA PRATICA IL TECNICO DELLA REGIONE:

“Da atto della natura ed entità delle opere previste a progetto che si configurano, ai termini dell’art. 8 della L.R.le 16/2008, di restauro. Pertanto preso atto che l’immobile ricade in un’area vincolata ai fini paesaggistici il rilascio della pertinente autorizzazione è subdelegato ai sensi dell’art. 9 L.R.le 13/2014 all’Amministrazione Comunale. L’immobile inoltre è stato realizzato presumibilmente da più di 70 anni e quindi pur non essendo sottoposto ed uno specifico vicolo architettonico, risulta tra quelli di possibile interesse della Soprintendenza che in senso si dovrà esprimere. E’ necessaria la redazione di una relazione paesaggistica ai sensi del DGL 42/2004”.

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