19 Aprile 2024 01:30

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19 Aprile 2024 01:30

“SPERO CHE TRADECO NON SI STUFI E SE NE VADA E NOI DIVENTIAMO COME NAPOLI” – I timori del Sindaco Capacci in consiglio comunale

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Il Sindaco di Imperia Carlo Capacci ieri, lunedì 10 febbraio, non ha usato mezze misure, esprimendo senza filtri tutte le sue preoccupazioni, prima in merito alle querelle porto turistico e successivamente per quanto concerne il servizio di raccolta rifiuti in capo alla Tra.De.Co.

Durissima la presa di posizione del Sindaco sul caso Tra.de.co.

Spero tanto che non si finisca davanti a un tribunale. Spero che un giorno non succeda che la Tra.De.Co. si stufi e se ne vada. Ci sono le penali? Si, e intanto noi rimaniamo qua è diventiamo come Napoli”.

Se continuiamo a rotolarci nella polemica continua su chi, perché, per come non ne usciamo più fuori. Vorrei precisare che non è vero che l’amministrazione comunale non sta con il fiato sul collo alla Tra.De.Co. perché ci sono degli atti che lo dimostrano, oltre che colloqui con il sottoscritto, perché io li ho convocati 3-4 volte per metterli con le spalle al muro“.

È giusto prendere il capitolato e pretendere l’esecuzione puntuale in tutti i punti, ma nel momento in cui non vi siano più manchevolezze da parte dei Comuni, perché se no, ogni volta che il Dec scrive qualcosa alla Tra.De.Co., ad esempio gli applica delle penali, giustamente la Tra.De.Co. risponde eh no caro mio, mancano questo, questo e questo. Spero tanto che non si finisca davanti a un tribunale”

Sul centro di raccolta di Chiusanico, tramite la liquidazione dell’Ecoimperia siamo giunti a un accordo“.

“Il genio della lampada che fa un capitolato con 465 pagine senza commettere un errore non esiste e di questo bisogna prenderne atto e bisogna applicare i correttivi. Correttivi che cercheremo di far stare dalla parte del Comune. Che le modifiche siano a favore del cittadino dal punto di vista del servizio”.

“La Tra.De.Co. non ha fatto le schede magnetiche perché i Comuni non hanno consegnato i dati. Abbiamo fatto in modo di sollecitare i Comuni perché consegnino i dati”.

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