23 Aprile 2024 15:37

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23 Aprile 2024 15:37

IMPERIA. CANTIERE NUOVA FERROVIA. OPERAIO CADE DA UNA PASSERELLA PRIVA DI PARAPETTI E SI PROCURA GRAVI LESIONI ALLA TESTA. IN QUATTRO A PROCESSO/LA STORIA

In breve: Per i fatti in questione sono state indagate e rinviate a giudizio quattro persone, con l'accusa di lesione personali aggravate

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Cadde da una passerella priva di parapetti di protezione durante il lavori di realizzazione della nuova ferrovia Andora-San Lorenzo al Mare procurandosi gravi lesioni alla testa. Vittima un operaio di 49 anni Faik Elshani, che, nel dettaglio, rimediò “lesioni personali gravi consistenti in un trauma contusivo-fratturativo polidistrettuale con particolare interessamento cranico da cui è derivata una malattia della durata superiore a gg. 40”.

Per quei fatti, avvenuti nel 2012 nel cantiere della nuova ferrovia a Onegliasono state indagate e rinviate a giudizio quattro persone, con l’accusa di lesione personali aggravate. 

Si tratta di Giuseppe Vozza, datore di lavoro delegato della ditta Ferrovial, difeso dall’avvocato Luca Jacopo Lauri  del Foro di Milano, Emanuela Faglia, datore di lavoro dell’infortunato quale legale rappresentante ed Amministratore Unico della ditta LE.VI Costruzioni Srl, difesa dagli avvocati Giorgio Carozzi e Luca Dozio del Foro di Milano, Venanzio Chiappini,  capocantiere preposto della ditta Ferrovial, e Antonio La Greca, capocantiere e preposto, in assenza di Chiappini, il 20 ottobre, giorno dell’incidente, difesi dall’avvocato Maurizio Temesio del foro di Imperia.

“In cooperazione colposa tra loro – scrive il Magistrato – per colpa, consistita in negligenza ed imprudenza, nonché nell’inosservanze di legge, cagionavano al lavoratore, che nell’espletamento di mansioni lavorative, stazionando su un tratto di passerella di una macchina cassaforma priva di parapetti di protezione contro la caduta accidentale (in quanto intenzionalmente rimossi), precipitava al suolo da un’altezza di metri 2.5, lesioni personali gravi”.

LE ACCUSE AI QUATTRO IMPUTATI

VOZZA – E’ accusato di  aver messo a disposizione dei lavoratori un’attrezzatura (la macchina cassaforma) non conforme ai requisiti di sicurezza;

FAGLIA – Accusato di aver adibito il lavoratore Faik Elshahi a lavori in quota in assenza di adeguate protezioni atte ad eliminare il pericolo di caduta;

CHIAPPINI – Accusato di aver intenzionalmente fatto rimuovere i parapetti di protezione contro la caduta accidentale in origine installati sulla macchina cassaforma, senza poi farli in seguito ripristinare, così esponendo i lavoratori ad una situazione di grave pericolo della cui presenza inoltre ometteva di informarli,

LA GRECA – Accusato di aver omesso di sovrintendere e vigilare sulla osservanza delle disposizioni aziendali in materia di sicurezza sul lavoro, essendo la macchina cassaforma priva di parapetti di protezione contro la caduta accidentale, e, qualora fosse consapevole di ciò, omettendo di inibire le lavorazioni in quota sulla cassaforma in questione e di conseguenza segnalare tempestivamente al datore di lavoro la condizione di pericolo.

Questa mattina, in Tribunale a Imperia, davanti al giudice Alessia Ceccardi (Pm Lorenzo Fornace) si è aperto il processo con l’audizione dei primi testimoni.

 

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