26 Aprile 2024 12:10

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26 Aprile 2024 12:10

IMPERIA. SI È SPENTO IL MAESTRO NARCISIO DRAGO. IL RICORDO DI UNA EX ALUNNA:”CON TE LE COSE NON SOLO SI DICEVANO O SI LEGGEVANO, MA SI VIVEVANO”/LA LETTERA

In breve: "Lo hai sempre fatto col sorriso - prosegue Monica nella lettera - con determinazione e soprattutto con una delle qualità che più ti hanno contraddistinto in tutta la tua vita: l'entusiasmo"

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“Carissimo Maestro, attraverso queste righe vorrei dire addio a Narciso Drago Insegnante di Scuola Elementare, guida preziosa in un momento delicato quale quello dell’infanzia…molto di ciò che oggi sono e soprattutto di come sono, lo devo a te che hai saputo guidare me ed i miei compagni con gentile fermezza, mentre muovevamo i primi passi sui sentieri delle nostre giovani vite” – Così Monica ex alunna del maestro Narciso Drago, deceduto alcuni giorni fa all’età di 93 anni.

“Lo hai sempre fatto col sorriso – prosegue Monica nella lettera – con determinazione e soprattutto con una delle qualità che più ti hanno contraddistinto in tutta la tua vita: l’entusiasmo.

Chi ti ha avuto come maestro, ha avuto il pregio di imparare divertendosi, di fare ogni giorno, una cosa diversa, di scoprire qualcosa di estremamente interessante da vivere...ecco allora che studiavamo Geografia seguendo le tappe del giro d’Italia, Scienze annotando ogni mattina, su un quaderno dedicato, il meteo della giornata, Italiano scrivendo i testi delle trasmissioni radio che andavamo a fare insieme a te in varie ricorrenze quali ,ad esempio, la Festa della Mamma, Geometria calcolando il volume del nuovo campanile della chiesa di Castelvecchio…insomma un Maestro del futuro!

I miei ricordi degli anni trascorsi con te, oltre ad essere preziosi, sono anche numerosi e questo credo dipenda dal fatto che con te le cose non solo si dicevano, si ascoltavano o si leggevano… con te le cose si vivevano.

Hai sempre saputo dosare in misura perfetta severità e dolcezza, hai sempre desiderato profondamente valorizzare ogni singolo bambino aiutandolo a scoprire dentro di sè, i suoi “talenti speciali”, ci hai dimostrato che è un buon insegnante chi vuole ancora imparare.

Ci hai avvicinato ai più deboli, ci hai educato alla condivisione, all’accoglienza dell’altro e di noi stessi e ci hai insegnato una cosa molto preziosa, racchiusa in una frase che era scritta su un grande cartello che tenevamo appeso in classe: “sbagliando s’impara”

Carissimo Maestro, il tuo nome ” Narciso”, sapeva di Primavera, ed è così che io ti voglio ricordare…frizzante, confortevole, delicato e luminoso come questa stagione. Con affetto e riconoscenza. Monica”.

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