19 Aprile 2024 08:51

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19 Aprile 2024 08:51

CANI E GATTI SMARRITI. NASCE UN’APP PER RITROVARLI. ECCO “QAREO”, L’INVENZIONE DI UN GRUPPO DI IMPERIESI:”CON UNA NOTIFICA SULLO SMARTPHONE SI PUÒ…”/L’INTERVISTA

In breve: È questa l'idea di un gruppo di giovani imperiesi della "Dazerolab", una star up innovativa che ha come obiettivo l'innovazione in ambito informatico.

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Un’app per ritrovare il proprio animale domestico fuggito, attraverso il collegamento con un microchip inserito nella medaglietta del collarino. È questa l’idea di un gruppo di giovani imperiesi della “Dazerolab”, una start up innovativa che ha come obiettivo l’innovazione in ambito informatico.

L’app in questione si chiama “Qareo” ed è il primo “Pet digital Assistant” che aiuta le persone ad occuparsi del proprio amico a quattro zampe. “Qareo” è già disponibile da inizio febbraio sugli store per smartphone iOS e Android, ed è gratuita. Utilizzando questa applicazione è possibile memorizzare digitalmente le informazioni sanitarie dell’animale domestico, gestire appuntamenti e impegni e molto altro.

La novità a cui stanno lavorando i creativi imperiesi ha a che fare con un argomento che sta a cuore a tutti coloro che hanno un amico peloso a casa: cosa fare se il proprio gatto/cane si è perso? Ce lo spiega Fabio Asselle, insieme a Agostino Semeria, suo socio nella start up.

“Al giorno d’oggi, se il nostro animale si perde la prima cosa che si fa è pubblicare un post su Facebook. In altri casi si ricorre ai volantini per strada o chiamate nei vari canili della zona. Molte volte questo può aiutare, ma, purtroppo, non sempre basta. Non esiste uno strumento moderno che organizzi una ricerca automatica. Per questo motivo, abbiamo pensato di crearlo noi”.

PARTIAMO DALL’INIZIO, COM’È NATA L’IDEA DELL’APP?

“È iniziato tutto nel 2015, quando, su spunto di un veterinario imperiese, abbiamo iniziato a inoltrarci nel mondo del pet care e a lavorare per creare strumenti per avvinare il veterinario ai pazienti.

Quindi la nostra idea si divide in due considerazioni di base. La prima era la necessità di avere un assistente digitale che ci permettesse di avere tutto quello che ci occorre su un app. Spesso infatti capita di essere in vacanza con il proprio amico a 4 zampe e magari si avrebbe bisogno di alcune informazioni che abbiamo solo sul libretto sanitario cartaceo, che abbiamo lasciato a casa. Con quest’applicazione si hanno tutte le informazioni necessarie a portata di mano. Per far questo abbiamo chiesto il coinvolgimento dei veterinari. Questa funzionalità è già attiva sull’app Qareo e per ora siamo in contatto con 2 centri di Imperia, che sono a disposizione per inserire i dettagli sanitari del proprio animale sul sistema, su richiesta del padrone.

La seconda considerazione è la sicurezza, quindi il poter rintracciare il proprio animale una volta disperso. Per far questo abbiamo bisogno di una rete di localizzazione ampia, un “cloud sitting”, una platea di persone che permetterà di rintracciare il proprio animale domestico in moto automatico”. 

COME FUNZIONERÀ IL SISTEMA DI RITROVAMENTO DELL’ANIMALE SCOMPARSO?

“I possessori dell’app gratuita costituiranno una rete di localizzazione e potranno comprare per il proprio animale lo “Smart Collar”. Si tratta di un collare speciale, nella cui medaglietta sarà inserito un dispositvo bluetooth, a bassa frequenza, che permetterà di avviare una localizzazione automatica attraverso i dispositivi degli utenti. Non si tratta di un emettitore ad alta frequenza come il gps che, oltre a poter essere dannoso, è anche troppo pesante. È un dispostivo che pesa pochi grammi e piccolo come una moneta da 50 centesimi”.  

OLTRE A QUESTO, LA MEDAGLIETTA AVRÀ ANCHE ALTRE FUNZIONALITÀ, QUALI?

“Sì, il dispositivo consentirà di monitorare le funzioni vitali dell’animale, per creare un profilo di salute standard. Quindi nel momento in cui varia il comportamento o la salute del cane o del gatto in maniera anomala, l’app manderà una notifica allo smartphone del padrone. Per esempio se mangia più o meno del solito, se ha qualche parametro fuori norma o se si allontana troppo. Dopodichè, spetta al padrone decidere cosa fare”.

COME SI PUÒ ENTRARE A FAR PARTE DELLA RETE?

“L’app è ancora in fase di sperimentazione, in cui l‘utente finale non può installarla direttamente sul proprio smartphone, ma può usarla solo se autorizzato dai due veterinari imperiesi che per ora hanno aderito, oppure segnalandoci il proprio veterinario di fiducia così che noi possiamo contattarlo e suggerirgli di registrare la sua clinica sul sito. Tra circa un mese il donwload sarà libero”.

CHI HA COLLABORATO CON VOI?

“Io e Agostino Semeria siamo soci nella start up. Io mi sono occupato della parte commerciale, mentre Agostino, insieme ai nostri collaboratori, Edoardo Tassinari, sviluppatore del sito web, e Andrea Rolando, si sono occupati dello sviluppo software. Sono nostri patner anche la facoltà di veterinaria dell’Università di Milano e la scuola Sant’Anna di Pisa, i centri di eccellenza italiana di veterinaria e tecnologia. Inoltre, collaboriamo con progettatori elettronici di Ivrea, che si occupano della parte hardware”

QUANTO MANCA ALLA COMPLETA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO?

Ora siamo ancora in fase di test. Riceveremo in settimana la prima serie di placchette che abbiamo fatto produrre in piccola serie preindustriale. Le daremo poi a amici e ai ricercatori che ci hanno aiutato per iniziare a sperimentarla. L’obiettivo è essere pronti per la commercializzazione per Natale”.

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