20 Aprile 2024 08:36

Cerca
Close this search box.

20 Aprile 2024 08:36

DIANO MARINA. L’ODISSEA DI UNO STUDENTE UNIVERSITARIO PER FARE IL BIGLIETTO DEL TRENO:”MACCHINETTE GUASTE IN STAZIONE. HO DOVUTO…”/IL CASO

In breve: A 4 mesi dall'inaugurazione della nuova linea ferroviaria e delle relative stazioni, i problemi non cessano di essere presenti.

PicMonkey Collage-10

A 4 mesi dall’inaugurazione della nuova linea ferroviaria e delle relative stazioni, i problemi non cessano di essere presenti. Questa volta la segnalazione arriva da uno studente universitario 22enne, che, per recarsi a Genova, si serve del treno frequentemente. In particolare, il 22enne ieri sera ha trovato guaste entrambe le macchinette automatiche ed è stato costretto a recarsi alla stazione di Imperia per riuscire a comprare il biglietto.

“Sono uno studente universitario – spiega – e ieri sera mi sono recato presso la stazione di Diano per fare il biglietto del treno Intercity delle 7.18 di questa mattina. Con una certa delusione ho notato che delle due macchinette automatiche presenti, una presentava messaggi di errore, l’altra era bloccata sulla medesima schermata di caricamento senza dare cenni di funzionamento da chissà quanto tempo.

Avendone la necessità – continuasono quindi dovuto andare presso la stazione di Imperia che, nel mio caso, si è rivelata una spiacevole involuzione rispetto le “vecchie” fermate di Oneglia e Porto Maurizio. Infatti, delle due misere macchinette presenti, solo una accetta pagamenti in contanti e questa non mi ha né restituito il resto, né stampato lo scontrino in modo da poterlo ritirare in futuro da uno sportello con personale in carne ed ossa.

Stamattina, quando sono arrivato in stazione per prendere il treno, entrambe le macchinette erano ancora fuori uso. C’erano anche alcune persone, penso turisti dall’accento con cui mi hanno parlato, che infatti non sono riusciti a fare il biglietto.

Trovo che sia un fatto vergognoso che, a mesi dalla loro apertura, le due stazioni versino ancora in condizioni pietose e non siano neppure in grado di fornire i servizi minimi e basilari per cui sono state costruite”.

Condividi questo articolo: