19 Aprile 2024 04:53

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19 Aprile 2024 04:53

IMPERIA. LA MAGGIORANZA SI SPACCA SUL FUTURO DELL’AST. APPROVATA LA PRATICA, MA AZIONE CIVICA VOTA CONTRO: “POCHE GARANZIE PER I LAVORATORI”/LA DISCUSSIONE

In breve: La maggioranza continua a perdere i pezzi e a sbriciolarsi di fronte alle pratiche più spinose. L'ultimo caso nel consiglio comunale di ieri, mercoledì 28 giugno, quando Azione Civica e Per Imperia hanno votato contro la pratica sull'Ast...

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La maggioranza continua a perdere i pezzi e a sbriciolarsi di fronte alle pratiche più spinose. L’ultimo caso nel consiglio comunale di ieri, mercoledì 28 giugno, quando Azione Civica e Per Imperia hanno votato contro la pratica sull’Ast presentata dall’assessore in quota Pd Fabrizio Risso. Il motivo? I tempi di presentazione, in forte ritardo, a ridosso dalla scadenza dell’ultima proroga per la gestione del servizio ad Ast (30 giugno), e le poche garanzie sul futuro dei dipendenti, otto in totale.

La pratica è stata approvata con 12 voti favorevoli (Pd, Imperia di Tutti Imperia per Tutti, Sindaco Capacci, presidente del consiglio Parodi e Fulvio Balestra) e 11 contrari (Azione Civica, per Imperia, Forza Italia, Imperia Riparte, Antonio Russo). Assente il gruppo Imperia Cambia.

Nel dettaglio, la pratica in discussione era relativa alla gestione del servizio di riscossione delle entrate tributari e extra tributarie, ad oggi gestito dall’Ast. In quanto società a capitale misto pubblico-privato (controllata di Amat) l’Ast è destinata alla liquidazione, con l’affidamento di servizio a soggetti terzi, tramite gara d’appalto, vista l’impossibilità di affidare il servizio a una società in house in quanto, come spiegato in consiglio dall’assessore Risso, non esistono al momento società comunali con le necessarie competenze per l’espletamente del servizio.

Con l’approvazione della pratica è stata concessa all’Ast una nuova proroga, sino al 31 dicembre 2017, in attesa di espletare una gara d’appalto.

FABRIZIO RISSO (Assessore Pd)

“Non c’è ad oggi una società in house che possa gestire il servizio di riscossione tributi. La strada più coerente è quella di ricorrere a una gara per la riscossione di alcuni tributi, in particolare l’affidamento in concessione, con gara alla ricerca di una operatore specializzato, della riscossione delle seguenti imposte,  l’ICP, imposta comunale sulla pubblicità, la Tosap, tassa occupazione suolo pubblico, e i diritti di pubbliche affissioni. Questo dovrebbe avvenire con gara alla ricerca di una operatore specializzato.

Per quanto riguarda Imu, Tari e Tares, invece, la riscossione rimarrà in economia e verrà gestita direttamente dal Comune. Per quanto riguarda infine la riscossione coattiva, verrà affidata all’Agenzia delle Entrate, in particolare all’Agenzia delle Entrate-Riscossione, il nuovo ente pubblico economico che prenderà il posto di Equitalia dal 1° luglio.

Sul fronte dei dipendenti, infine, l’unica cosa che si può fare, visto che si tratta di lavoratori di una società privata, è prevedere che nelle procedure di affidamento del servizio vengano adottate tutte quelle misure, dette clausole di salvaguardia, che garantiscano il mantenimento dei posti di lavoro”.

GIANFRANCA MEZZERA (Capogrupp Pd)

“Perchè Amat e Iren (socio di minoranza di Amat, ndr) non partecipano alla gara d’appalto per la gestione del servizio di riscossione tributi? Questa potrebbe essere una prima soluzione per la risoluzione del problema dei posti di lavoro. Una seconda ipotesi è quella dell’affidamento del servizio a una società in house. Si è parlato della Go Imperia in commissione, ma il problema è che la Go Imperia potrebbe avere dei problemi ad assumere e dunque qualche lavoratore rischierebbe di rimanere senza lavoro. Ed è impensabile che otto persone possano perdere il posto di lavoro in una situazione come quella odierna a Imperia.

L’unica soluzione percorribile, dunque, sembra proprio essere quella di garantire una forte premialità, nel bando di gara, per le società che assumeranno i dipendenti oggi in servizio presso l’Ast. I lavoratori Ast devono stare tranquilli. Fino a dicembre l’Ast andrà avanti e in questi mesi l’assessore Risso e noi come Pd ci prendiamo l’impegno di tutelare al massimo i posti di lavoro. Certo, non possiamo dire che tutti verranno assunti nello stesso modo, con lo stesso stipendio, perché parliamo sempre di una società privata, ma faremo tutto il possibile”.

GIUSEPPE FOSSATI (Imperia Riparte)

“Il problema dei dipendenti si potrebbe risolvere con il passaggio della funzioni dell’Ast a Go Imperia, che potrebbe ampliare l’oggetto sociale e prendere in affidamente diretto il servizio di riscossione tributi. Ci sono però altri aspetti su quali nutro forti dubbi, ad esempio la decisione di affidare la riscossione coattiva al nuovo soggetto Agenzia delle Entrate-Riscossione, ex Equitalia, mi preoccupa. Il primo usuraio in Italia è proprio lo Stato, tramite l’Agenzia delle Entrate”.

CRISTINA GAVI (Azione Civica)

“Questo è un mio sfogo personale. Provo ansia e perplessità per questa pratica. Abbiamo tempi troppo stretti per prendere decisioni. Io ho letto con attenzione la relazione del dirigente, con i punti di forza e di criticità. Lo smembramento delle attività di Ast mi rende perplessa, così come ovviamente la situazione dei dipendenti. Pensare a una gara con compiti di riscossione limitati potrebbe non essere appetibile, ancor di più se con l’obbigo di assumere i dipendenti.

Anche l’affidamento del servizio di riscossione coattiva al nuovo soggetto Agenzia delle Entrate-Riscossione mi lascia perplessa. Io spero che l’amministrazione tuteli i dipendenti, ma la mia preoccupazione è che la buona fede, la buona volontà, non siano una garanzia reale per i lavoratori. Io dico, riusciamo ad avere un piano B? Abbiamo il tempo per valutare altre possibilità?”.

ALESSANDRO SAVIOLI (Per Imperia)

“Abbiamo forti perplessità sulla pratica. Serve più tempo per analizzare questa pratica e più tempo per l’amministrazione per garantire maggiori tutele ai lavoratori”.

PAOLO MONTESANO (Azione Civica)

“Abbiamo grandi perplessità, in particolare per il fatto che siamo arrivati in consiglio a poche ore dalla scadenza della proroga ad Ast. I consiglieri comunali vengono interpellati sempre e solo nel momento del bisogno. E’ quattro anni che si va avanti così ed è ora di passare dalle parole ai fatti, per questo il nostro voto oggi sarà contrario”.

 

 

 

 

 

 

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