25 Aprile 2024 04:26

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25 Aprile 2024 04:26

IMPERIA. PROSTITUTE IN UN APPARTAMENTO NEL CENTRO DI ONEGLIA. 61ENNE CONDANNATA A 2 ANNI E MILLE EURO DI MULTA/LA SENTENZA

In breve: Secondo l’accusa, formulata al termine di un’inchiesta condotta dai Carabinieri, la donna dirigeva una casa di prostituzione nel pieno centro di Oneglia, in via Amendola.

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Due anni e mille euro di multa. È questa la sentenza emessa dal giudice Anna Bonsignorio nei confronti di una 61enne imperiese, Elena Bianchimani, difesa dall’avvocato Sandro Lombardi, accusata di sfruttamento della prostituzione.

Nella scorsa udienza il PM Alessandro Bogliolo aveva chiesto la pena di 3 anni di reclusione. 

Secondo l’accusa, formulata al termine di un’inchiesta condotta dai Carabinieri, la donna dirigeva una casa di prostituzione nel pieno centro di Oneglia, in via Amendola.

In particolare, per il PM Bogliolo la 61enne “esercitava o comunque dirigeva una casa di prostituzione in via Amendola in cui prestavano attività volta a volta prostitute straniere”.

Nel dettaglio, secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, la 61enneapprontava l’alloggio ove avvenivano i rapporti sessuali, dotandolo di divani o letti ove i clienti si appartavano con le prostitute, effettuava le inserzioni pubblicitarie inerenti le prestazioni offerte sul settimanale ‘Gli Affari’, accoglieva i vari clienti indirizzandoli verso le giovani prostitute, previamente concordando la tipologia di prestazione sessuale ed il prezzo complessivo della stessa, in tal modo consentendo alle prostitute di utilizzare per i convegni sessuali con i clienti l’abitazione di via Amendola”.

Secondo gli inquirenti, non solo la 61enne dirigeva la casa di prostituzione, ma incassava parte dei proventi, in particolare sfruttava l’attività di meretricio attuata dalle prostitute percependo la metà dei compensi che le prostitute percepivano, ovvero la metà della cifra complessiva pari a 50 o 100 euro a seconda delle tipologie delle prestazioni sessuali offerte dalle meretrici, che i clienti pagavano direttamente a mano”.

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