25 Aprile 2024 12:03

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25 Aprile 2024 12:03

NASCE LA RUBRICA “IMVOLO”, ALLA SCOPERTA DELL’ENTROTERRA DI IMPERIA CON L’UTILIZZO DI UN DRONE. PRIMA TAPPA TORRE PAPONI/IL VIDEO

In breve: Si parte oggi con il primo video della rubrica IMvolo dedicato ad un'insolita visita di un paese dell'entroterra imperiese: Torre Paponi.

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Si parte oggi con il primo video della rubrica IMvolo dedicato ad un’insolita visita di un paese dell’entroterra imperiese: Torre Paponi.

Borgo di recente fondazione, come per la “Costa dei Raineri” (Costarainera), Torre Paponi ha origini che restano legate storicamente al nome e al destino di una famiglia di coloni di provenienza incerta.

Riparato da una delle più scenografiche e panormiche piazze barocche della vallata e circondato da lussureggianti campagne di olivi, nei fondaci tardomedievali come nei frantoi moderni di Torre Paponi vive ancora la memoria delle tradizioni contadine legate alla coltivazione e al raffinamento dell’olio extra vergine e della spiga azzurra della lavanda.

Chiesa parrocchiale dei Santi Cosma e Damiano: sistemata al centro di una serie studiata di quinte architettoniche che affacciano sull’omonima piazzetta, la chiesa parrocchiale dei Santi Cosma e Damiano, al pari del contesto che l’accoglie, rappresenta uno dei monumenti barocchi più ricchi e suggestivi dell’intera vallata e, senza dubbio, dell’Estremo Ponente Ligure.

Dotato di una sola navata espansa a pianta ellittica, lungo la quale si aprono due triadi di cappelle laterali e, sul capo occidentale, una facciata maestosa, mossa da un sistema di lesene binate e vivacizzata da un trionfo di stucchi policromi e, sul lato opposto, un coro profondo terminante in un’abside semicircolare, l’edificio è stato realizzato su progetto di Giacomo Filippo Marvaldi da Candeasco fra il 1720 e il 1752 circa.

Perfettamente conservata, la chiesa riassume in sé tutte le tendenze in atto del Barocco ligure e, all’interno, conserva una pregevolissima galleria di altari in marmo policromo ed esuberanti stucchi a rilievo.

Riprese realizzate da Francesco Pezzuti.

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