28 Marzo 2024 19:12

Cerca
Close this search box.

28 Marzo 2024 19:12

SCIOPERO NAZIONALE DEI LAVORATORI SI COBAS NEGLI HUB DI SDA. A IMPERIA E SAVONA A RISCHIO 60 POSTI DI LAVORO. SPIZIO:”ANDREMO DAL PREFETTO”/ IL CASO

In breve: Il blocco degli Hub di Milano e di Bologna da parte del "Si Cobas" sta mettendo in ginocchio il comparto spedizioni dI Poste Italiane provocando non pochi disagi all'utenza che da giorni non si vede recapitare i pacchi.

sda sciopero

“Stanno mettendo a repentaglio decine di posti di lavoro e il Governo non sta facendo niente”. Sono queste le parole di Flavio Spizio co-titolare della ditta che ha in capo il servizio di distribuzione dei pacchi dell’SDA, società del gruppo Poste Italiane, in Provincia di Imperia e in quella di Savona. Il blocco degli Hub di Milano e di Bologna da parte del “Si Cobas” sta mettendo in ginocchio il comparto spedizioni dI Poste Italiane provocando non pochi disagi all’utenza che da giorni non si vede recapitare i pacchi.

Motivo del contendere la necessità da parte di SDA di sostituire un fornitore (una cooperativa) per via di una serie di ritardi nei pagamenti degli stipendi, dei contributi (Durc irregolare) e dei suoi fornitori.

“Ciò che il S.I.Cobas – si legge nel comunicato ufficiale – chiedeva era che l’eventuale cambio d’appalto fosse rimandato al 1 Gennaio 2018 affinchè i lavoratori non avessero delle perdite economiche che una simile procedura avrebbe provocato, mettendo a rischio le liquidazioni degli stipendi e del Tfr, creando il disagio economico di un doppio Cud, rischiando di non aver nemmeno pagata l’ultima tranche del 730″.

“Stiamo perdendo clienti – prosegue Spizio – che si stanno rivolgendo alla concorrenza. Ci sono circa 60 posti di lavori in ballo tra Imperia e Savona, chiederemo di essere ricevuti dal Prefetto di Imperia affinché si attivi per sbloccare questa situazione prima che sia troppo tardi”

Sda ha circa 1.500 lavoratori diretti e 7mila indiretti, di cui 4.500 sono corrieri e gli altri facchini. Una situazione che se non vedrà una soluzione in tempi brevissimi rischia di compromettere molti posti di lavoro oltre alla fiducia di aziende e di cittadini, che si vedranno recapitare i pacchi con parecchio ritardo, nei confronti della società Poste Italiane.

 

Condividi questo articolo: