28 Marzo 2024 18:59

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28 Marzo 2024 18:59

“EVITIAMO IL BARATRO”, SCIOPERO NAZIONALE DELLE PROVINCE. IL PRESIDIO DEI DIPENDENTI A IMPERIA:”CHIEDIAMO CON URGENZA…”/FOTO E VIDEO

In breve: Si è svolta questa mattina lo sciopero nazionale delle Province in tutta Italia indetto da FP CGIL CISL FP UIL FPL.

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Si è svolta questa mattina lo sciopero nazionale delle Province in tutta Italia indetto da FP CGIL CISL FP UIL FPLcontro la riforma e i tagli delle risorse che hanno riguardato le Province.

Stamattina la protesta è stata espressa anche con un presidio all’ingresso della sede della Provincia di Imperia, al quale hanno partecipato alcuni lavoratori oltre al Presidente Fabio Natta che ha manifestato agli stessi la solidarietà dell’Amministrazione.

A seguito del presidio, avverrà un incontro con il Prefetto Silvana Tizzano, durante il quale verrà consegnato un documento con tutte le richieste degli scioperanti. 

Nella giornata di oggi si terrà un presidio presso Piazza Montecitorio e in tutte le principali piazze delle città capoluogo di provincia.

DOMENICO MAFERA SEGRETARIO CISL FUNZIONE PUBBLICA

“Oggi i lavoratori delle province italiane scioperano per aver garantita la possibilità di lavorare e fornire servizi ai cittadini, che con il referendum sono stati confermati. Gli enti sono pienamente operativi, vanno finanziate le funzioni, va garantito il turn over, proprio per mettere in condizioni questi lavoratori di lavorare.

Ci sono situazioni in cui già sono stati ritardati i pagamenti degli stipendi proprio per il mancato finanziamento degli enti”.

MILENA SPERANZA, SEGRETARIO GENERALE UIL FPL

“Servono finanziamenti, quelli che sono stati levati con una legge e che poi un referendum ha in qualche modo voluto risanare, ridando potere alle province. Potere che però gli era stato ovviamente già tolto e quindi ci troviamo in una situazione in cui bisogna rivedere chi fa cosa e soprattutto vedere come si può garantire i bilanci di questi enti, che in qualche modo hanno dei lavoratori che sono rimasti alle loro competenze e che vanno retribuiti.

In qualche parte di Italia c’è già qualche difficoltà sullo stipendio di chi lavora nelle province e non vorremmo trovarci da qui a poco con le stesse condizioni in tutti gli enti di Italia”.

TIZIANO TOMATIS, SEGRETARIO GENERALE FUNZIONE PUBBLICA CGIL

“Con la riforma del titolo 5° e successivamente referendum ci troviamo in questa situazione. Con pochi finanziamenti, poco personale, a dover affrontare tutti quegli aspetti e azioni che la provincia ha sul territorio. Dalla viabilità, al servizio di igiene pubblica, alla sanità , etcc.

Il personale è risicato, anziano, non c’è più il turn over, i finanziamenti mancano e pertanto noi chiediamo che nella prossima finanziaria sia rivisto tutto il progetto delle province”.

ECCO IL MANIFESTO:

Oggi i lavoratori delle provincie scioperano perché non hanno condiviso un approccio che si è mostrato molto più interessato ai tagli delle risorse che alla corretta allocazione delle funzioni.

Chiedono 

– che lo stato cronico di fragilità finanziaria che caratterizza le province e le città metropolitane

– che l’impossibilità per molti enti di “chiudere” i bilanci il 30 settembre 2017; 

– che il ritardo nel pagamento degli stipendi;

– che la paralisi dei servizi per assenza di risorse;

– che il permanere del blocco del turn-over a fronte di organici falcidiati;

– che l’impossibilità di procedere alla stabilizzazione del personale precario; 

siano i problemi da risolvere urgentemente nella prossima legge finanziaria adottando opportuni atti che rivedano la modalità e l’entità dei tagli sino ad oggi inflitti all’ente provincia”.

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