25 Aprile 2024 00:38

Cerca
Close this search box.

25 Aprile 2024 00:38

IMPERIA. CRISI ECONOMICA, L’ANALISI DEL SEGRETARIO GENERALE CISL BOSIO:”GRAVE SOFFERENZA DEL PONENTE LIGURE”

In breve: Così commenta il Segretario Generale Cisl Imperia-Savona Claudio Bosio, riguardo la crisi economica del Ponente Ligure.

Schermata 2017-10-28 alle 11.01.40

“Ponente Ligure e soprattutto Imperia sono in gravissima sofferenza: la piattaforma di interventi e di soluzioni occupazionali presentata mesi or sono da Cisl, Cgil e Uil solo oggi trova riscontro tra enti e istituzioni . Passare dalle parole ai fatti si deve. E senza perdite di tempo – Così commenta il Segretario Generale Cisl Imperia-Savona Claudio Bosio, riguardo la crisi economica del Ponente Ligure.

“Tutto il Ponente Ligure è in gravissima sofferenza, minacciato dal fenomeno della disoccupazione e dell’abbandono di investimenti e di speranze. A Imperia c’è una situazione di profondo disagio. La particolarità di questo territorio è da anni consolidata e riassumibile in tre aspetti economici: turismo, commercio e servizi. La presenza di imprese è molto limitata, sempre più limitata. Le aziende con oltre cento dipendenti sono circa 12 tra le quali spiccano Casinò e Asl.

Le piccole imprese sono tante e di piccole, piccolissime dimensioni: soffrono inesorabilmente e fortemente la crisi e la globalizzazione, la mancanza di strategie e di obiettivi di sviluppo concreti. Il comparto turistico fa registrare dati positivi in crescita in questi ultimi anni: effetto del dirottamento delle mete concorrenziali. Ma ciò non vuol dire che iniziative importanti abbiano contraddistinto e valorizzato il nostro territorio per un ritorno importante.

Nonostante questa poco edificante fotografia, il territorio continua ad offrire grandi opportunità. Ne cito una: la pista ciclo – pedonale. Lo sviluppo di quest’area, davvero preziosa, sconta un doppio empasse: uno è quello causato dal futuro incerto della società di gestione, Area 24; l’altro è un effetto della carenza di strutture e di attività collegate. Si parla di un ostello a San Lorenzo e di un polo ricettivo ad Ospedaletti, troppo poco.

Non si parla invece del riutilizzo delle aree ex ferroviarie sino ad Andora. E’ un’opera di enorme importanza che richiede scelte nell’immediato. Un’altra importante opportunità per attrarre imprenditoria a indirizzo turistico e commerciale è la Zona Franca: sono diverse le aree interessate da finanziamenti in Italia per le quali verranno stanziati milioni di euro. Pochi, forse un insufficiente milione e mezzo, potrebbe riguardare Ventimiglia. Il Parco Merci potrebbe essere un’area di sviluppo importante: le parti si stanno incontrando per giungere alla dismissione.

Ma il dialogo non può escludere l’intervento delle parti sociali anche in ragione della vastità e della potenzialità strategica dell’area. Lo sviluppo della portualità, da Imperia ad Ospedaletti, è in fase di preoccupante stallo da tempo. L’edilizia, restaurazioni di privati a parte, è praticamente paralizzata dalle pendenze delle pratiche presso l’ufficio cemento armato della Provincia. Provincia che per i profondi tagli dei finanziamenti è sulla soglia della sopravvivenza minima. La filiera dell’agroalimentare, nonostante i buoni propositi del recente passato, è al palo. Il pastificio Agnesi non per nulla ha chiuso i battenti ad Imperia. Insomma c’è molto da progettare, ma soprattutto da fare. Gli intenti soprattutto da parte di enti e istituzioni, sono privi di strategie e non sembrano convergere.

Conclusioni

“Io che sono nato e vivo in provincia di Imperia che amo molto questa terra credo che si debba avere il coraggio, talvolta l’ardire (visti i mezzi limitatissimi) di avviare un percorso di forte e deciso rinnovamento, di ringiovanimento.

Il territorio ha grandi potenzialità di natura culturale, di tradizione ad indirizzo turistico. Ma non sono le uniche. Dall’agroalimentare alla florovivaista, dal turismo alla valorizzazione del patrimonio artistico e naturale. Noi non riusciamo a sviluppare e a realizzare alcun progetto strategico, in alcuna direzione, perché mancano concreti progetti di sviluppo condivisi. Le scelte rimandate, le incertezze, la burocrazia, i tempi lunghissimi non sono di questa era, non si accompagnano alla globalizzazione.

I concorrenti del Mediterraneo, le aree di richiamo turistico, con disponibilità di risorse e di efficienza imprenditoriale, ragionano ed elaborano soluzioni da un anno all’altro, quasi in tempo reale. Occorre una visione di sistema. Cgil, Cisl e Uil hanno elaborato una piattaforma di soluzioni, l’hanno presentata, sostenuta, promossa presso tutte le sedi istituzionali e non. Al momento registriamo una ripresa del confronto con i vari sindaci dei Comuni più importanti.

E’ tempo. però, di passare dai tavoli di confronto alle azioni. La Cisl e tutto il suo gruppo dirigente è pronto come sempre a fare la sua parte, ma non possiamo svolgere la nostra funzione da soli. Non è possibile passare dalle parole ai fatti senza un’interminabile perdita di tempo in questo territorio. E non basta l’unità sindacale se poi mancano tutti gli altri fondamentali interlocutori. Noi non siamo imprenditori, abbiamo il compito di stimolare, negoziare e concertare azioni di sviluppo e a tutela dell’occupazione. Fare in modo che ai lavoratori, soprattutto ai giovani, ma anche a coloro che soffrono dei periodi di inattività, si offrano serie opportunità e tutele. Occorrono investimenti, specie rivolti a sviluppare e a migliorare la mobilità.

Da Imperia a Torino in treno spesso si impiega lo stesso tempo di una transoceanica in aereo. Infrastrutture quali il completamento dell’Aurelia Bis, il miglioramento dell’Autostrada dei Fiori, il trasferimento e raddoppio dell’asse ferroviario nel tratto Andora-Finale Ligure sono fondamentali per la crescita, necessitano il massimo sostegno o saremo ridotti a piangerci addosso ogni anno. Un cambio di mentalità, una crescita culturale generale e politiche di sistema ad indirizzo strategico, ne siamo convinti, potrebbero dare speranze di risultati”.

Condividi questo articolo: