20 Aprile 2024 04:18

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20 Aprile 2024 04:18

RUGBY. LA UNION RIVIERA DI IMPERIA SI IMPONE PER 17 – 7 SUGLI “FTGI EMBRIACI” NEL CAMPIONATO TERRITORIALE UNDER 18. SCONFITTA PER LA SENIORES/TUTTI I RISULTATI

In breve: Non ne va bene una, purtroppo. Nonostante l’impegno di molti...
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Nella foto in alto a sinistra la UNDER 18, in altro a destra la formazione SENIORES, in basso a destra la UNDER 16 e in basso a sinistra gli UNDER 14

Non ne va bene una, purtroppo. Nonostante l’impegno di molti. La Union attendeva la partita in casa con il San Mauro per un rilancio in classifica. I piemontesi davanti di soli due punti e gli arcirivali del Savona poco più in su. Partita in casa, clima valido per giocare a rugby, con un sole a tratti abbacinante e un tramonto freddo, anche sulle speranze dei corsari.

Union in campo rattoppata, con le assenze di Gabaglio e di Bellifiori. All’ala va De Masi, in terza linea il redivivo Sciascia. Panchina ridotta, come sempre, ma c’è chi ha voglia di dare e si vedrà alquanto. La prima mischia fa notare come il pack del San Mauro sia poderoso, con due seconde linee piloni aggiunti. I problemi ci saranno sempre, anche se Zat da mediano di mischia elettrico tenterà di porre in difficoltà il dirimpettaio Perillo.

Peraltro il divario fisico imposto dalla Union è vanificato dalla velocità dei tre quarti piemontesi, che disputeranno una buona partita con Rosso a dirigere l’orchestra: mediano di apertura di peso alla Goode, buon calciatore, fisso nella “tasca” come si direbbe in altri sport. Niente fronzoli. Ed è lui ad aprire le marcature con un piazzato, uno dei tanti assegnati dall’arbitro al San Mauro, stanti i falli in ruck dei corsari, compreso qualche fuorigioco di arrembo incipiente. La Union peraltro reagisce: le possibilità di bucare la difesa avversaria ci sono quando si vince l’impatto fisico. Nel caso è Cecon, ottimo anche come prima linea, che innesca Novaro, altro irriducibile e quindi Zat, che, da mediano, è veloce.

Volata sulla fascia verso la terra promessa, ma di lato arriva l’avversario inatteso come un fulmine. Peccato. A poche decine di centimetri. Ma è questione di tempo, perché da una touche nasce l’azione della meta corsara, con un’altra penetrazione di forza del primo centro Pozzati. Quando è così, non ce n’è per nessuno: bloccato a fatica quasi in meta, ha tutto il tempo di alzare sguardo e braccia e scaricare su Moschetta: altro peso, tutto in meta.

Sarà l’unico vantaggio della Union, peraltro non trasformato, per poco, da Calzia. Nel gioco tattico ai calci non ci sono vincitori. Il triangolo allargato dei locali, se non altro, mostra una presa al volo sicura. Però altra punizione e Rosso riporta avanti i gialloblu. E così ancora, poco dopo: la difesa non funzione e il gioco arioso dei tre quarti della Union è dispendioso, ma non produce avanzamento. Peccato, perché le coordinate di Pozzati e la sagacia di Castaldo all’apertura garantiscono alcuni palloni puliti.

Al primo errore, calcio avversario, supremazia territoriale annullata e in estremo caso Trucco deve portare la palla nella sua area di meta: da cui una mischia a cinque metri per il San Mauro, che spinge e Perillo da topo nel formaggio va in meta senza opposizione. Il tempo si chiude con l’ennesima punizione messa dentro (palo amico) da Rosso. 5-19.

Sembra notte fonda per i corsari, ma non ci perde d’animo all’arringa di capitan Novaro. Il linguaggio del corpo dei bianconerazzurri, al rientro, non è dei migliori, però. E il debole tentativo di andare a giocare in casa altrui è frustrato dall’immediata pressione dei torinesi, che vanno alla battaglia di topi sulla linea di meta Union. Si infila Giacchino. E non manca la trasformazione. San Mauro, sulle ali dell’entusiasmo, cerca le quattro mete. Non le troverà, ma è tutto dire. Iniziano i cambi, vari per il San Mauro, con forze fresche per i tre quarti. In casa Union entra Gandolfo: sovente interno al gioco, porterà alcune palle con volontà. Positivo. Entra anche Natali per Sciascia. Neofita, ma figlio d’arte. Si vede che ha un po’ di carogna interna. In un momento, riuscirà ad essere lanciato all’ala da una percussione Union, andrà in meta. Sì, no, forse.

L’arbitro annulla, si dice che Natali abbia messo il piede fuori, sul placcaggio avverso. Ripartenza dai 22. Ahinoi. L’appuntamento con la meta è rinviato di poco: Castaldo suona la carica, Pozzati ripenetra e fa male così come Delbecchi. Quando appunto ci si mette il fisico…meta e trasformazione, ma il San Mauro è ancora lontano. L’incetta di calci di punizione, per loro, continua. E si è 29-12. Merito della Union continuare a crederci, anche con Del Bon che entra in seconda linea e ce la mette tutta a portare avanti i palloni. E con tutto che è uscito un confidente Ferrua, lieto del gioco chiuso vicino alla mischia, nonostante la schiena in disordine.

La partita si chiude con i corsari ancora in avanti a cercare gloria tra touche, mischia ed in avanti inopinati che frustrano ogni velleità. Adesso c’è il Savona. Si ritenta, perché il rugby è così. Ogni maledetta domenica. Any given Sunday. Però. Si è vista una partita non bella, quando poteva esserlo. Il livello del girone è indubbiamente modesto, così come è modesto tutto, anche lo scarso timore reverenziale degli ospiti, ormai, sui lidi della Liguria.

C’è lavoro da fare, i più esperti in fondo fanno tutto il possibile, anche da allenatori in campo e tra recuperati, assenti, nuovi arrivi, è difficile creare un gioco che si adatti ad ogni squadra avversaria. Si salvi la stagione e si pongano le basi per una rinascita, anche perché c’è un movimento giovanile sano, con tante famiglie che ne sono felici ed un impianto che può diventare grandioso. Volere è potere. E troppi giocatori segnati, questa volta. Forse non solo nel volto.

Union in campo con: Moschetta, Franzi, Masetto; Ferrua, Vazio; Ceccon, Sciacia, Novaro; Zat, Castaldo, Trucco, Pozzati, Delbecchi, Demasi, Calzia. A disposizione: Del Bon, Righetti, Galdolfo, Natali.
Tecnico: Giorgio Pallini. Fisioterapista: Alessandra Ravotto.

SERIE C1 – GIRONE D POOL 2 (II GG. RITORNO)
Union Riviera – San Mauro 12/29
Savona – CUS Pavia 23/27
Amatori Genova – CFFS Cogoleto & P.O. 29/0 (sosp.insuff.numero giocatori CFFS)
CLASSIFICA: Amatori Genova punti 35, CUS Pavia 28, Savona 18, San Mauro 16, Union Riviera 10, CFFS Cogoleto & P.O. punti 0.

Partita-chiave della Union Riviera Rugby under 18 in quel di Genova con la franchigia degli Embriaci. Una realtà complessa, motorizzata CUS Genova, Province dell’Ovest e chi più ne ha più ne metta. E con qualche colore così, un po’ sampdoriano. Embriaci che vogliono vincere, sempre, e possono schierare qualche elemento della Elite di categoria nazionale. Ultimamente le squadre genovesi giocano un rugby poco moderno, poco in linea con il tentativo nazionale di arrivare ad una vera spinta offensiva dei tre quarti ed alle valanghe di mete di sapore australe.

La “battaglia di topi” all’inglese, detta degli inglesi provinciali e di un tempo, non si addice neanche ad un arbitraggio facile. E così i punti sono pochi. Pochi per chi perde (una meta trasformata) e pochi per chi vince (manca un punto di bonus).

Le mete segnate dai corsari sono tre, di Landini, Sega e Campanini con una sola trasformazione del solitamente caldo piede di Marasco, ostacolato però vieppiù dal vento freddo che gelava il Carlini di San Martino. Con buona pace del fatto che un tempo quella fosse l’area delle vacanze dei signori genovesi. Ai quali comunque la Union ha guastato la festa. Savona è lontana, ormai, ma la classifica non piange e si guarda alla possibilità di salire nel girone che conta per la seconda fare. Si segnala un Borzone vicino al ritorno. Altra buona notizia per il gruppo.

Union Riviera Rugby in campo con:
Ascheri, Mitolo, Trezza; Landini, Bravo; Calzia, Campanini, Sega; Ferraro, Marasco, Eordea, Ardoino, Archimede, Signorella, Braccini; A disposizione: Tarzia, Sambito, Borzone.
Tecnico: Alessandro Castaldo, Massimo Zorniotti.
UNDER 18 TERRITORIALE (III GG.RITORNO)
Amatori Genova – Savona 21/40
FTGI Embriaci – Union Riviera 7/17
CLASSIFICA: Savona punti 29, Union Riviera 19, Amatori Genova 10, FTGI Embriaci – 4.

Arrivano i primi in classifica e purtroppo non ci si presenta con la migliore formazione possibile. Mancano in tanti, come Fre Marin, Stefano Cutrì, Tornatore e vari altri, mentre Luglia resta in panchina. Che peccato! I tecnici Perrone, Nesta e Trucco devono ricomporre la squadra e lo fanno adattando La Rosa all’apertura, per esempio oppure reinventando il poderoso Maggioli in terza linea.

Esordio assoluto per il carneade Omar El Akmar: il fisico c’è, tutto il resto è da costruire, ma quando capirà cosa deve e può fare, saranno dolori per gli avversari. Il Cus Genova si presenta a pieno organico, segnerà sei mete nel primo tempo e quattro nel secondo, potendo far ruotare l’intera panchina, mentre in casa Union tutti devono giocare l’intera partita. Luglia c’è per l’onore.

Qualcosa di buono c’è: La Rosa piazza due calci di punizione e nel secondo tempo la reazione dei corsari produce la meta dei corsari con Zambruno al 25mo: segno che la condizione e la voglia non mancano. L’impresa dei tecnici dell’estremo Ponente ligure non è facile. Il timore è quello dello scoramento del gruppo, che però deve essere evitato.

È necessario lavorare e lavorare in allenamento ed è necessario che questi ragazzi, per una preparazione alla vita, siano concentrati e compiano al meglio i compiti assegnati. La classifica non si guarda, anche se si può rimontare. Il discorso è legato al miglioramento di sé e del gruppo, di partita in partita. Le missioni relativamente impossibili, anche per questa vera Union provinciale, sono pane per i denti dei veri rugbisti.

Union in campo con: Barbotto, Geloso, El Akmar; Zambruno, Ferrari; Siciliano, Maggioli, Ranise; Ardoino, La Rosa, Lucioli, Abbo, Vuerich, Raineri, Binelli; A disposizione: Luglia.
Tecnici: Flavio Perrone, Donato Nesta, Enrico Abbo.
UNDER 16 TERRITORIALE I FASE (I GG.RITORNO)
Province dell’Ovest – Amatori Genova 57/10
Union Riviera – CUS Genova 11/56
Savona – FTGI ReccoSpezia 18/12
CLASSIFICA: CUS Genova punti 30, FTGI ReccoSpezia 21, Province dell’Ovest 20, Savona 10, Amatori Genova 6, Union Riviera 4.

Imperia Rugby under 14 alla prova della scuola genovese: tante segnature e progressi. Il gruppo di giocatori guidato da Abbo e Binelli sta crescendo. E non solo in altezza. La partita in casa del CUS Genova, in uno stadio vero, non ha intimorito i giovani atleti. Anzi, ci sono stati segnali di capacità costruttiva.

Questo anche in ragione dell’assorbimento di una certezza consolidata: Francesco Borca, mediano di mischia e direttore d’orchestra del gruppo è fermato dall’influenza. Nello sport come nella vita si è costretti anche ad improvvisare, a “parare il colpo”. E così è stato, dato che il ruolo è stato affidato a Jacopo Iannone, il quale comunque ha dovuto fare fronte, da primo difensore e primo attaccante, alla prestanza fisica dei genovesi.

Nonostante tutto, la squadra ha retto bene il primo tempo e poi ha dovuto alzare una mezza bandiera bianca nel secondo, in cui emergono comunque la capacità e la determinazione di Francesco Chiappori, giocatore ormai più che in odore di convocazione per la rappresentativa regionale.

La partita è stata però maschia, con una impostazione vecchio stile del CUS, che ha giocato la “battaglia di topi”. E per un rugby italiano che vorrebbe fare del gioco manovrato, del clean breack dei tre quarti un verbo portante, non è cosa bella. Del resto, ci prova l’Imperia a giocare allo stesso modo, ma chi ci mette mani e testa rimedia anche punizioni, come il monumentale Rovere, espulso a tempo. Non è mancata lucidità, però, nel portare la palla al largo, per sfuggire alla trappola dei mischioni imposti dai padroni di casa. La strada è quella. Anche per il futuro.

UNDER 14 PRIMA FASE (IX GGIORNATA)
CUS Genova/B – Province dell’Ovest 15/29
CUS Genova/A – Imperia 40/19
CFFS Cogoleto & PO – Salesiani Vallecrosia 105/0
Savona – Pro Recco 5/31, Recco – Amatori Genova 43/0, Savona – Amatori Genova 39/0-

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