23 Aprile 2024 16:36

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23 Aprile 2024 16:36

LA SVOLTA – LA DEPOSIZIONE DI LUCIANA LUCIANO’ SULLA CIVITAS: “CI SIAMO CHIESTI A COSA SIA SERVITA”

In breve: Lucianò: "Il Dottor Musso e il Dottor Amoretti sono stati i due commercialisti di Imperia che ci sono stati suggeriti. Dopo poco però hanno rassegnato le dimissioni per motivi personali irreversibili e uno di loro mi ha detto espressamente 'non mi cerchi' "

PROCESSO LA SVOLTA  (137)

Nel pomeriggio di oggi, mercoledì 2 aprile, riprende il processo La Svolta e a testimoniare arriva Luciana Lucianò commissario straordinario presso il Comune di Ventimiglia, interrogata dall’avvocato Pietro Picciotti. Dal 6 febbraio 2012 la dottoressa Lucianò è commissario, ma il suo ruolo “originario” è quello di dirigente del ministero dell’interno, opera presso il Comune di Genova, nei servizi finanziari. Il suo incarico, da 18 mesi è passata a due anni per alcuni problemi.

I soldi destinati alle opere pubbliche erano stati affidati interamente alla società Civitas, così abbiamo bloccato quella delibera riportando nell’alveo originale questi soldi. Al nostro arrivo in Comune l’ufficio tecnico non esisteva nelle sue funzioni, noi ci siamo insediati e abbiamo riunito tutti i dirigenti per avere un’idea dello stato dell’area di ripartizione e la relazione dell’ufficio tecnico è stata monca perchè non si sapeva l’evoluzione delle opere” inzia a spiegare la dottoressa Lucianò

La Civitas – continua la dottoressa – sta alle regole della concorrenza e si è anche adeguata al patto di stabilità, almeno oggi. Dopo esserci insediati, nel 30 aprile 2012 noi dovevamo approvare il bilancio di Civitas, sono successe delle cose e la Civitas aveva dei problemi con la Guardia di Finanza. Presidente era all’epoca il dottor Galatini, Rea Maurizio, Rea Gianluca. La contabilità invece era gestita dallo studio del dottor Prestileo. Quando siamo entrati abbiamo chiesto al Prefetto di Imperia di individuare due persone che ci aiutassero perchè da lì a poco dovevamo approvare il bilancio. Dottor Musso e Dottor Amoretti sono stati i due commercialisti di Imperia che ci sono stati suggeriti. Dopo poco però hanno rassegnato le dimissioni per motivi personali irreversibili e mi ha detto espressamente ‘non mi cerchi’ ” conclude la dottoressa Lucianò.

Ci siamo chiesti il perchè e, al di là delle risposte che ci siamo dati, ci siamo subito mossi e abbiamo chiesto aiuto in un’altra regione. Abbiamo rinviato il c.d.a. e abbiamo chiamato un importante commercialista di Genova, Otorino, ma abbiamo abbandonato al Liguria rivolgendoci alla Toscana e a Cuneo con Ruschelli Massimo e Giuseppe Pellegrino”.

Ci siamo chiesti a cosa serve, a cosa è servita Civitas, era un inutile centro di costo. Abbiamo appaltato 6 milioni e mezzo di opere senza Civitas. Lo hanno fatto gli uffici – prosegue la dottoressa Lucianò – Argirò, allora direttore unione degli industriali, incontrò la commissione insieme al ramo dei costruttori e lamentavano il fatto che vi fossero stati degli affidamenti diretti. In un primo momento abbiamo cercato di capire la percentuale di lavori affidati alla Marvon, lo avevamo chiesto all’ingegnere capo Cigna, il quale ci rispose che non era nelle condizioni di darci questo dato perchè le informazioni della Marvon erano di proprietà alla Civitas”.

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