29 Marzo 2024 12:14

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29 Marzo 2024 12:14

ELEZIONI EUROPEE 2014. L’INTERVISTA DI IMPERIAPOST AL CANDIDATO DI FORZA ITALIA ALBERTO CIRIO

In breve: Sull'esclusione di Scajola dalle liste? "Nella mia vita non ho fatto neanche la metà delle cose che ha fatto lui, quindi non lo trovo giusto".

CIRIO_EUROPEE 2014

Alba – Manca circa un mese alle elezioni europee del 25 maggio durante le quali milioni di italiani residenti nella circoscrizione nord-ovest  (Liguria, Piemonte, Lombardia e Valle d’Aosta) saranno chiamati ad esprimere la loro preferenza per il rinnovo del Parlamento di Bruxelles. Uno dei diretti “competitor” dell’imperiese Paolo Strescino, candidato nelle fila dell’NCD, è Alberto Cirio assessore in Regione Piemonte all’istruzione, sport, turismo, promozione e tutela della tartuficoltura candidato con Forza Italia. Ecco l’intervista.

Assessore Cirio, ci parli un po’ di lei, del suo percorso formativo e politico.

“Ho 42 anni e sono il papà di due splendidi bambini, Carolina ed Emanuele. Ancor prima di laurearmi in giurisprudenza ho cominciato ad occuparmi di turismo, diventando a 22 anni vicesindaco, e poi assessore, della mia città: Alba, la capitale delle Langhe. Sono stato vice presidente dell’Ente turistico locale e per sette anni presidente dell’Ente Fiera internazionale del Tartufo bianco. Nel 2005 sono stato eletto per la prima volta in Consiglio Regionale e attualmente sono assessore al Turismo, Sport e Istruzione della Regione Piemonte”.

Quali sono le motivazioni che l’hanno spinta a tentare l’avventura europea?

“Non sto tentando un’avventura, ma lavorando perché credo ci siano tutte le condizioni per poterlo fare: è sufficiente che il Nord Ovest sia unito. Quel nord ovest che vive del turismo balneare, montano ed enogastronomico che così tanto caratterizza la Liguria e il mio Piemonte, dove in 4 anni le presenze turistiche sono sempre cresciute. Questo tipo di Nord Ovest è ora di portarlo in Europa, perché l’UE decreta vita e morte in materia di turismo, e noi siamo per la vita!”

Quali sono le idee e le proposte che intende portare al parlamento di Bruxelles nel caso venga eletto?

“I principali artefici del turismo in Liguria sono stati i balneari e in Piemonte gli impiantisti di sci, entrambi minacciati da una direttiva europea idiota e folle, che si chiama Bolkestein e toglie certezza e garanzia a tutte le aziende che hanno investito e fatto la fortuna delle nostre regioni. Di questo andrò a occuparmi, così come del nostro olio e vino, che non possono essere continuamente messi in discussione da prodotti stranieri con neanche la metà della storia e della qualità dei nostri”.

Quali sono i progetti che ha portato avanti come assessore allo sport, al turismo e all’istruzione in Regione Piemonte che potrebbero interessare anche il territorio ligure?

“In un periodo di mancanza di risorse molto di ciò che abbiamo realizzato è stato fatto proprio grazie a fondi europei. Abbiamo avviato un piano straordinario per la messa in sicurezza delle scuole e potenziato il servizio di nidi e scuole dell’infanzia. Abbiamo anche lavorato a una nuova normativa che colleghi direttamente gli investimenti sportivi al risparmio sulla sanità e che garantisca per legge almeno due ore di sport nella scuola primaria. Per cogliere la sfida dell’Expo 2015, invece, abbiamo istituito una specifica cabina di regia, che io coordino”.

Parlando di Expo 2015, in che modo le nostre aziende possono sfruttare al meglio questa grandissima occasione?

“Unire l’eccellenza turistica di Piemonte e Liguria può essere la chiave vincente per attrarre parte dei 20 milioni di visitatori attesi per l’Expo. Torino sarà collegata in soli 30 minuti alla cittadella espositiva: un hub perfetto per organizzare transfer anche verso la costa ligure. Inoltre come Piemonte abbiamo siglato una partnership per la gestione del padiglione tematico del riso, all’interno del quale potremo promuovere e commercializzare anche gli altri prodotti d’eccellenza dei nostri territori: dal tartufo piemontese al gambero rosso ligure”.

Cosa pensa dell’esclusione dell’ex Ministro imperiese Claudio Scajola dalla corsa per le europee?

“Nella mia vita non ho fatto neanche la metà delle cose che ha fatto lui, quindi non lo trovo giusto”.

 

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