25 Aprile 2024 14:15

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25 Aprile 2024 14:15

ANTONELLO RANISE (FI) SULLE LISTE PER LE EUROPEE: “FORZA ITALIA HA PERSO UN’ALTRA OCCASIONE NON CANDIDANDO SCAJOLA”

In breve: "Forza Italia ha perso un'altra occasione non candidando Claudio Scajola, mortificando le aspettative della Liguria, una regione tristemente abbandonata e declinante"

Antonello Ranise

Imperia – Antonello Ranise, coordinatore Comunale FI, Imperia, si è espresso in merito alle liste di Forza Italia presentate per le elezioni europee:

Lo dico in tutta onestà e con amarezza – dichiara Ranise –  Forza Italia ha perso un’altra occasione non candidando Claudio Scajola, mortificando le aspettative della Liguria, una regione tristemente abbandonata e declinante, gli amministratori, i dirigenti, ma soprattutto i militanti del nostro partito, gente che ci crede e che ci mette la faccia tutti i giorni, sul posto di lavoro, nel proprio quartiere, insomma nelle occasioni di incontro e di confronto a tutti i livelli. E rasserenando, molto, il Pd, che non a caso aveva già alzato gli scudi non appena sentita l’ipotesi di una candidatura di uno dei calibri da 90 del centro destra italiano”.

Così Antonello Ranise, coordinatore cittadino di FI, a proposito dell’esclusione di Claudio Scajola dalle liste per le prossime elezioni al parlamento europeo. “Vediamo cosa è successo dopo l’esclusione giudicata clamorosa da tutti gli osservatori, i giornali e dalla gran parte dell’opinione pubblica. Scajola, che è un galantuomo, ha gentilmente declinato le offerte che gli giungevano da altri partiti dell’area moderata e ha detto: fare liste chiuse e poco competitive è un errore, ma non faccio il salto della quaglia per una poltrona, non abbandono il partito che ho costruito e ho portato al successo. Vedremo ora quali saranno i risultati. Che però sono già stati anticipati dagli attuali vertici del partito: se verrà superata quota 20 per cento, sarà un successo (sic). Successo? Nel 2001 FI era al 30 per cento. Nel 2008 il Pdl al 38. Nel 2013 FI ha portato a casa un modesto 23 e ora, stando all’opposizione, il successo sarebbe il 20,5? Parlo chiaramente a titolo personale, ma è chiaro che esprimo la mia preoccupazione anche come responsabile del coordinamento cittadino e membro del coordinamento provinciale”.

“Per anni il fardello della vicenda giudiziaria di Scajola, da cui, ricordiamolo, è stato assolto con formula piena, ha rappresentato, per lui ma non solo per lui, una vera e propria palla al piede – Ha dichiarato Fabrizio Cicchitto, esponente NCD, cui non è certo imputabile alcuna “intelligence” con l’ex ministro: «Quello che ha detto Toti su Scajola mi ha colpito molto. Se un partito garantista toglie dalla lista qualcuno che è stato assolto in primo grado perché c’è l’appello allora siamo invece all’”ultragiustizialismo” più aberrante. Mi auguro proprio che la ragione vera dell’esclusione sia stata un’altra, e cioè che Scajola è troppo forte e può fare ombra ad altri candidati».

Questa è la realtà, si abbia il coraggio di ammetterlo, senza tentare di trovare altre motivazioni francamente risibili se non surreali. Segnalo inoltre un altro dato, forse non a tutti noto: la valanga di richieste di appuntamento e la mole di telefonate, ricevute da Scajola e dai suoi collaboratori, giunte da ogni parte d’Italia e ben sintetizzata la settimana scorsa dai collegamenti nella nota trasmissione radiofonica la Zanzara su Radio 24. Dirigenti e coordinatori comunali di Como, Milano, Novara, e di molti altri centri del Piemonte e della Lombardia,  hanno dichiarato, apertis verbis, che le liste azzurre sono debolissime e del tutto inadeguate e che si riconoscevano totalmente con l’analisi di Scajola.

I tempi cambiano ma la politica non si improvvisa, i cervelli non finiscono tutti all’ammasso e credo sia necessaria, dopo le consultazioni europee, una riflessione profonda e senza ipocrisie se davvero si vuole rilanciare l’area moderata nel nostro territorio e a livello nazionale”.

C.S.

 

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