26 Aprile 2024 16:39

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26 Aprile 2024 16:39

CASO AGNESI – RANISE (FI):”COLUSSI HA PRESO PER IL NASO L’AMMINISTRAZIONE CHE HA PREFERITO TEMPOREGGIARE IN MODO INCONCLUDENTE”

In breve: La mia proposta è quella di un coinvolgimento di tutte le forze politiche, sindacali ed imprenditoriali.

Antonello Ranise

Imperia – Il coordinatore cittadino di Forza Italia Antonello Ranise interviene sulla vicenda relativa alla chiusura dello stabilimento Agnesi.

“La crisi di Agnesi è la crisi di tutta la città – scrive Ranise – non possiamo permettere che si chiuda lo stabilimento. Affrontare il primo maggio, giornata dedicata alla festa dei lavoratori, il tema della chiusura del pastificio Agnesi, sembra un crudele scherzo del destino. Nell’esprimere tutta mia solidarietà ai lavoratori e alle loro famiglie, molte delle quali conosco e stimo personalmente, credo sia opportuno fare alcune considerazioni ed avanzare proposte concrete. Una premessa. Quando quest’estate, a fronte della variante richiesta da Colussi, avevo manifestato tutta la mia preoccupazione, proponendo di non chiudere ma di discutere a 360 gradi, senza cedimenti e senza pregiudizi, con la dirigenza aziendale, fui accusato dai soliti “dietrologi” di professione di “inciucio” e di lavorare ad accordi trasversali. Niente di tutto questo.

La maggioranza governa e si deve assumere le proprie responsabilità, la minoranza vigila, critica e propone. Appunto, costruttivamente avevo ribadito la necessità di legare il più possibile il marchio alla nostra città, salvaguardando prima di tutto i posti di lavoro e l’occupazione dei lavoratori, di quei lavoratori che da anni non fanno mancare all’azienda la propria forza lavoro con il massimo della flessibilità e disponibilità. Si sentiva infatti “puzza di briciato” che era impossibile non avvertire e colpevole trascurare. E’ dunque doveroso dire come stanno le cose: Colussi non ha giocato a carte scoperte, prendendo per il naso l’Amministrazione, che ha preferito temporeggiare in modo a tutt’oggi inconcludente.

Per tutto ringraziamento, la risposta del gruppo Colussi, negativa e di assoluta chiusura, non si è fatta attendere ed è parsa di un’arroganza del tutto fuori luogo. Il risultato è la chiusura dello stabilimento che sarebbe drammatico per il già provato tessuto sociale della nostra città. Perché la crisi di Agnesi, non dimentichiamolo, rappresenta la crisi di tutta la città. E la situazione in cui versano i Servizi Sociali del comune, su cui tornerò, al limite del collasso, ne sono la prova tangibile. La dirigenza dell’Agnesi non cerchi alibi: c’è ancora spazio, forse ancor di più in questo frangente, per la produzione alimentare di alta qualità, per un marchio storico legato all’eccellenza italiana. Solo che la qualità soprattutto a livello di marketing, è stata colpevolmente trascurata.

E’ necessario e impellente, a livello istituzionale, adoperarsi per promuovere lo sblocco di fondi europei, per cercare anche di sfruttare sinergie con altri settori dell’agroalimentare. La stessa dieta mediterranea, può rappresentare un autentico volano culturale, turistico ed economico. La mia proposta è quella di un coinvolgimento di tutte le forze politiche, sindacali ed imprenditoriali: il sindaco Capacci convochi i capigruppo, di maggioranza e di opposizione, e si metta a punto una strategia, pragmatica e di buon senso per salvare il salvabile. Noi faremo la nostra parte, di opposizione senza sconti, ma costruttiva, propositiva e leale, come credo di aver sempre fatto nella mia azione politica e amministrativa”.

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